(ASI) Tutti si augurano che non ripartano le violenze, vero e proprio conflitto per procura irrisolto della comunità internazionale che sostiene le parti in lotta, a livello locale a causa del contestato esito elettorale. Si è concluso, in serata, il voto in Siria.
Sono stati coinvolti 12.000 seggi e migliaia di cittadini chiamati a scegliere il nuovo Capo dello Stato. I risultati saranno comunicati entro le prossime 48 ore, ovvero entro la serata di venerdì. Pare essere scontata la vittoria dell’ attuale leader Bashar al – Assad, ma alcuni componenti del Palazzo di Vetro di New York evocano lo spettro dei brogli elettorali. Non accettano così che il popolo eserciti liberamente il principio di autodeterminazione.
L'inviato speciale dell'Onu in Siria, Geir O. Pedersen che dovrebbe essere il garante anche di tale aspetto, ha affermato, nel corso di una riunione virtuale (e non di persona a causa dell’ emergenza legata al Coronavirus) del Consiglio di Sicurezza, che quanto sta accadendo “non fa parte del processo politico richiesto dalla risoluzione 2254" varata dall’ organo decisionale dell’ importante organismo internazionale.
"Le Nazioni Unite non sono coinvolte in queste elezioni - ha proseguito - e non hanno nessun mandato per esserne coinvolte". Immediata la replica di Damasco. Le critiche dell’ Onu e dell'Occidente "valgono zero", ha detto lo stesso Assad, respingendo così anche quelle di Usa, Francia, Germania, Regno Unito e Italia.
Bombardieri nucleari a lungo raggio russi sono stati schierati, intanto per la prima volta dal Cremlino nel Mediterraneo orientale nella base militare siriana di Hmeimim. Sono tre Tupolev Tu-22M3. Questi jet rientreranno, presso la loro base, al termine delle esercitazioni. Lo hanno comunicato, nelle ultime ore, i media, locali e regionali, che citano il ministero della Difesa di Vladimir Putin.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia