(ASI) Il JCPoA, l’Accordo sul nucleare iraniano, come ha dimostrato il monitoraggio dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, si è rivelato efficace ai fini della non proliferazione nucleare e della sicurezza della regione mediorientale”.
Lo dichiara la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni al panel del convegno The State of The Union dedicato al tema: “Engaging Iran – European and transatlantic perspectives on the JCPOA and security in the Gulf”, promosso da MAECI e ISPI, nell’ambito di MED-Dialogues 2021.
“Per queste ragioni salutiamo positivamente - ha proseguito Sereni - il fatto che sia gli Stati Uniti che l’Iran abbiano entrambi dichiarato di voler tornare all’Accordo e alla sua piena applicazione. Anche sotto questo profilo il nuovo approccio dell’amministrazione Biden conferma il riallineamento tra le due sponde dell'Atlantico su temi cruciali. La sequenza delle misure da adottare per ripristinare il JCPoA rappresenta il punto più delicato su cui la diplomazia si deve esercitare. Alcune recenti decisioni iraniane sul programma nucleare rischiano purtroppo di mettere a repentaglio il possibile progresso dei negoziati. Un dialogo efficace richiede la chiara volontà politica da parte dell’Iran di corrispondere pienamente agli obblighi derivanti dal JCPoA. In questo contesto, - ha detto ancora la Vice Ministra - l’Ue sta svolgendo un’importante ruolo nel salvaguardare e rilanciare l’Accordo, e l’Italia sostiene fortemente gli sforzi dell’Alto Rappresentante Borrell, in qualità di coordinatore del JCPoA”.
“Sicuramente la ripresa di un’interlocuzione tra Iran e Stati Uniti - ha spiegato Sereni - avrebbe un impatto positivo su tutti i contesti di crisi regionali, dallo Yemen alle tensioni nel Golfo, dalla Siria all’Iraq. Nell’area si registrano peraltro segnali incoraggianti, che lasciano intravedere possibili e nuove prospettive di dialogo, come la riconciliazione nel Consiglio di Cooperazione del Golfo e gli Accordi di Abramo. Così come osserviamo interessante tentativi di dialogo tra l’Iran e le monarchie del Golfo. La stabilità geopolitica, la gestione sostenibile delle risorse, la libertà e la sicurezza del commercio e della navigazione, senza dimenticare la necessità di rispondere assieme alle sfide globali, a partire dalla pandemia, rappresentano interessi condivisi e obiettivi per tutti. In questo contesto, - ha concluso Sereni - un pieno ritorno all’Accordo sul nucleare iraniano sarebbe un’iniezione di fiducia estremamente importante per il futuro dell’area mediorientale”.