(ASI) Torna la tensione nell’ area tra le due superpotenze. La Nord Corea ha reso noto ieri che gli Stati Uniti rischiano di imbattersi in una "situazione molto grave".
Lo ha dichiarato direttore generale del dipartimento per gli Affari Usa del ministero degli Esteri di Pyongyang Kwon Jong-gun.
Gli americani – ha tuonato - affronteranno una crisi oltre le loro possibilita' di controllo nel prossimo futuro, se continueranno ad approcciarsi, nei nostri confronti, all’ interno di “una prospettiva e un punto di vista tipici della Guerra fredda", aggiunge il funzionario.
Il monito è giunto dopo che il capo della Casa Bianca Joe Biden ha definito, durante il suo recente discorso al Congresso Usa, il paese asiatico e i suoi programmi di armamenti strategici "una seria minaccia".
Anche la sorella minore del leader Kim Jong-un, Kim Yo-jong, ha gettato in qualche modo benzina sul fuoco. Ha condannato il recente lancio di volantini propagandistici in territorio nordcoreano da parte di attivisti anti-Pyongyang attivi, al di là della frontiera, in Sud Corea: "Le responsabilita' per le conseguenze di quest' azione saranno interamente attribuibili alle autorita'” di Seoul che sono state incapaci di “tenere sotto adeguato controllo questi rifiuti umani", ha recitato la nota della dirigente, in riferimento all’ azione dimostrativa.
"La nostra politica nei confronti della Corea del Nord non tende all'ostilita'. Puntiamo alle soluzioni, a conseguire la completa denuclearizzazione", ha detto ieri il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, nel corso di una intervista al canale televisivo d’ Oltreoceano Abc News.
Speriamo che ci sia un serio impegno nei confronti di tale scopo e verso una soluzione diplomatica della crisi in atto, ha aggiunto il segretario di Stato Usa in conferenza stampa a margine del G7 in coro da oggi a Londra. La palla sembra essere dunque, almeno così lasciano intendere da Washington, nella metà campo avversaria.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia