(ASI) Il Medioriente continua a non trovare pace ed essa diventa, per questa area del mondo, sempre più un miraggio. Almeno tre cittadini israeliani sono rimasti feriti, di cui due gravemente, a causa di una sparatoria avvenuta ieri mattina presso il posto di blocco di Za'tara nella sempre più martoriata Cisgiordania.
Lo hanno reso noto i media israeliani. Le forze di sicurezza di Gerusalemme hanno chiuso tutti gli accessi stradali alla centro urbano e hanno cominciato a cercare il veicolo su cui viaggiavano i criminali che hanno aperto il fuoco.
La situazione non si è calmata col proseguo delle ore. Sono avvenuti infatti scontri, durante la notte, a Nablus. Incidenti gravi sono stati registrati fra l'esercito, del premier Benjamin Netanyahu, che ha arrestato una decina di sospetti coinvolti potenzialmente nell’ accaduto ed abitanti della zona. Essi hanno provato a opporre resistenza, ma invano. Alcuni campi degli agricoltori palestinesi sono stati incendiati da coloni ultrà. Gli agenti di polizia hanno effettuato alcuni tentativi per fermare l’ azione, ma sono stati attaccati da questi ultimi. Gli aggressori hanno forato pure i pneumatici di una volante. La notizia è stata divulgata dalla radio pubblica israeliana.
Coloni ebrei hanno attaccato, nelle ultime ore, il villaggio palestinese di Jaloud, anch’ essa località della Cisgiordania, appiccando incendi e lanciando sassi. Lo hanno dichiarato fonti ufficiali arabe e israeliane. Si tratterebbe di una vendetta rispetto a quanto è accaduto ieri. Le forze di sicurezza del premier Benjamin Netanyahu hanno arrestato stamane 11 palestinesi, mentre quattro persone sono rimaste ferite da proiettili di gomma. Lo ha affermato B'Tselem. Ghassan Daghlas, funzionario dell'Anp dedito al monitoraggio degli insediamenti nella parte settentrionale dell’ area in questione, evidenziando che i residenti locali sono usciti dalle case per difendersi dai coloni.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia