(ASI) È caos negli Usa a causa di un evento capitato diversi anni fa, ma che è emerso solo nelle ultime ore. L'ex segretario di Stato americano e attuale inviato speciale di Joe Biden per il clima, John Kerry, e' finito al centro di numerose polemiche per una conversazione registrata dal numero un della diplomazia della Repubblica Islamica.
E’ stato possibile ascoltare il colloquio che il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, stava avendo in occasione di un’ intervista. Ha affermato, con deterninazione in quest' ultima, che l’ allora responsabile della diplomazia d’ Oltreoceano, mentre era in carica, gli avrebbe rivelato come Israele avesse attaccato obiettivi di Teheran in Siria almeno 200 volte.
Il diretto interessato ha negato di aver espresso tali affermazioni. "Posso dirvi che questa storia e queste accuse sono inequivocabilmente false. Ciò non è mai accaduto, né quando ero segretario di Stato né dopo", ha scritto sui social.
L' iniziativa di comunicazione, con la netta presa di distanza contenuta in essa, non è riuscita a placare la bufera che si è abbattuta rapidamente su di lui. Tantissime critiche gli sono piombate addosso dall' intero arco politico e in particolare dall' attuale opposizione.
Il caso ha scatenato infatti dure prese di posizione da parte dei repubblicani: il senatore del Texas Ted Cruz, membro di tale partito, ha detto che se le affermazioni fossero vere sarebbero di una "sconsideratezza catastrofica e squalificante". Mentre il collega dell'Alaska, Dan Sullivan, ha chiesto le dimissioni dell'inviato di Biden per il clima. L' ambasciatrice al palazzo di vetro di New York dell' Onu, Nikki Haley, ha definito la notizia "disgustosa". L’ attuale portavoce del ministero degli Esteri Usa, Ned Price, si è limitato a dire che storie simili erano comunque di dominio pubblico.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia