(ASI) "Oggi siamo nella regione di Kherson. Stiamo monitorando le nostre posizioni e la prontezza in termini di equipaggiamento, i nostri soldati, le nostre brigate.
E' molto importante sia in prima linea che fra i riservisti monitorare lo stato dei nostri militari, lo stato del nostro esercito, a livello tecnico e psicologico". Lo ha detto stamane, Volodymyr Zelensky, in visita di lavoro nell’ area al fine di ispezionare e sue truppe dislocate in quel punto. Il leader di Kiev ha ricordato così che le truppe del Cremlino potrebbero tornare ai confini del paese in qualsiasi momento.
Anche La Nato ha espresso soddisfazione per la scelta di Mosca. “Abbiamo visto che c'e' stata una riduzione delle tensioni e ovviamente lo accogliamo con favore. Allo stesso tempo, ora monitoreremo la situazione e gli sviluppi molto da vicino e ci aspettiamo che la Russia metta fine a tutte le forze armate in Ucraina e dintorni e che si impegni in buona fede nel processo politico”. E’ solo attraverso quest’ ultimo e i negoziati “ che possiamo trovare una soluzione politica e duratura",
Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi pomeriggio a Bruxelles col premier slovacco Eduard Heger.
I rapporti tra Ucraina e Stati Uniti intanto si rafforzano. La tv Usa Cnn ha divulgato la notizia, citando fonti “governative”, secondo cui il segretario di Stato americano si recherà, probabilmente già entro maggio, a Kiev. L’ obiettivo potrebbe essere certamente quello di lanciare un monito allo Zar a non compiere passi falsi che manderebbero la regione e il mondo nel caos.
La Rada ha lanciato intanto una pericolosa provocazione verbale che speriamo non si tramuti in una scelta concreta. Mosca dovrebbe sapere che ha centrali nucleari come quelle che avevamo a Chernobyl. I nostri missili potrebbero volare contro questi obiettivi". Potremmo condurre così le trattative, col Cremlino, “su un piano di parità”. È il suggerimento offerto, al governo di Kiev, dal vicepresidente della Rada, Roman Kostenko.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia