(ASI) La nostra posizione non è cambiata: “i progressi nella soluzione politica e diplomatica del conflitto con la Russia possono essere raggiunti con la volontà politica e il coinvolgimento di tutti i partecipanti al formato Normandia” (Francia, Germania, Ucraina e Russia).
I segnali dei nostri partner del vecchio continente in seguito al colloquio con il presidente Vladimir Putin sono diventati significativi: Mosca deve aderire al cessate il fuoco nel Donbass. Lo ha detto oggi, in conferenza stampa, il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev,Oleg Nikolenko. Immediata la risposta della nazione dello Zar. Temiamo che "la parte ucraina possa organizzare provocazioni" che riaccendano il conflitto nel Donbass. Lo ha confidato il portavoce di Mosca, Dmitry Peskov, citato dall’ agenzia di stampa Interfax. La Russia è accusata di sostenere i miliziani separatisti, in quella regione, con armi e combattenti. Gli Stati Uniti appoggiano l' esercito di Kiev.
La stabilizzazione del cessate il fuoco qui è fondamentale. E’ la richiesta contenuta in una nota dell’ Eliseo, dopo il colloquio in videoconferenza tra il presidente francese Emmanuel Macron, l’ omologo russo Vladimir Putin e la cancelliera tedesca Angela Merkel. La conversazione è stata focalizzata principalmente sulla escalation in atto nel Donbass. Quest’ ultima appare essere comunque sempre più probabile. Fonti locali hanno sottolineato la presenza di almeno 35.000 truppe di Kiev. La conversazione è stata incentrata anche in merito alla situazione in Libia, la necessità di maggiori aiuti umanitari in Siria, le preoccupazioni esistenti per il programma nucleare iraniano, la questione relativa all’ oppositore del Cremlino Alexiei Navalny e quella in merito al vaccino anti – Covid, Sputnik V, preparato dagli esperti di Mosca.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia