×
Attenzione
JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
(ASI) L’UNESCO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, alcuni giorni fa ha RICONOSCIUTO la Palestina come Stato membro della stessa Unesco.
Non si tratta del riconoscimento vero e proprio del nuovo Stato palestinese da parte dell’ONU, ma è un forte segnale in tal senso.
I voti a favore sono stati 107 (tra i quali Francia, Russia e Cina) e quelli contrari 14 (in testa gli USA) e gli astenuti 52 (tra i quali l’Italia). Gli Usa, per bocca del loro Presidente progressista (sic!), non hanno solo votato contro ma hanno già congelato la loro quota di contributo a favore dell’Unesco, quota che supera il 22% del totale di tutti gli Stati e senza la quale l’Organizzazione andrà sicuramente in crisi. La decisione è un vero e proprio ricatto per costringere l’Unesco a rivedere la sua posizione e conferma che la vera capitale degli israeliani è negli Usa.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione