(ASI) Rappresenta un ennesimo tentativo, il quarto in due mesi, di spedire un messaggio forte e chiaro all’ Iran in merito alla necessità di non oltrepassare la linea rossa in relazione al proprio programma nucleare.
E’ un invito, al contempo, nei confronti del governo di Gerusalemme a mantenere la calma e a non cedere alla tentazione di iniziative belliche, dai contorni imprevedibili, che potrebbero incendiare il Medioriente e il mondo. La mossa di Washington acquista però anche un terzo particolare significato, in quanto è la prima dimostrazione di forza da quando la presidenza di Joe Biden si è insediata, lo scorso 20 gennaio, alla Casa Bianca. L’ aviazione americana ha inviato nelle ultime ore un bombardiere Usa B-52H "Stratofortress" sul Golfo Persico. Il quotidiano Jerusalem Post ha riferito che il mezzo del pentagono e' partito ieri dalla base di Barksdale in Louisiana e ha effettuato un volo continuo attraverso la Giordania, l'Arabia Saudita dove ha attivato il trasponder, consentendo di essere rilevato dai siti di tracciamento. E’ andato poi lungo la costa vicino agli Emirati Arabi Uniti e al Qatar, prima cambiare rotta e ritornare nella nazione d’Oltreoceano. "Gli Stati Uniti continuano a dispiegare capacità - aveva detto lo scorso 30 dicembre il comandante del Centcom, il generale Frank McKenzie -, pronte al combattimento nell'area di responsabilità del Comando centrale americano per scoraggiare qualsiasi potenziale avversario e chiarire che siamo pronti e in grado di rispondere a qualunque aggressione. "Non cerchiamo conflitti – aveva aggiunto quel giorno -, ma nessuno dovrebbe sottovalutare la nostra capacità” di difesa.
La missione odierna è arrivata il giorno successivo alle importanti e roboanti dichiarazioni rilasciate, agli organi di informazione, dal capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf). Il generale Aviv Kochavi ha affermato, infatti pubblicamente, che lo Stato ebraico sta riformulando i piani di attacco contro le infrastrutture sospettate, da una parte della comunità internazionale e in particolare dagli 007 di Benjamin Netanyahu, di produrre armi atomiche.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia
Fonte: Arpingstone, Public domain, via Wikimedia Commons