(ASI) L'Iran ha avvertito Israele di non oltrepassare le sue "linee rosse" nel Golfo persico, cioè di evitare di porsi in forma aggressiva nei confronti di Teheran.
Il monito è giunto a pochi giorni dal dispiegamento di sottomarini dello Stato ebraico e degli Stati Uniti, nell’ area di crisi, a scopo difensivo. La nazione dei Pasdaran potrebbe lanciare un’ offensiva, verso le truppe di Washington e dello Stato ebraico nella regione, per vendicarsi dell’ uccisione del generale Qassam Soleimani e del responsabile del proprio programma atomico Mosen Fakrizadeh. Il portavoce del ministero degli Esteri del paese degli Ayatollah, Saeed Khatibzadeh, ha sottolineato che il proprio esercito è pronto a rispondere a qualsiasi "avventura" militare, della Casa Bianca e del suo stretto alleato, nel periodo che precede il passaggio del potere, del 20 gennaio a Washington, quando si insedierà il presidente eletto Joe Biden. Il leader di Gerusalemme Benjamin Netanyahu ha parlato intanto, nelle ultime ore, con l’omologo di Mosca, Vladimir Putin, in merito alla situazione mediorientale. La loro attenzione si è focalizzata sulla crisi siriana, iraniana, ma anche di quella che sta causando l’eterna lotta tra israeliani e palestinesi.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia