(ASI) Il presidente statunitense Donald Trump ha firmato nella notte l’ordine che prevede il ritiro di 9500 militari statunitensi di stanza in Germania; a breve verranno dislocati in altri paesi, la meta più probabile appare la vicina Polonia.
Ad annunciare la scelta dell’inquilino della Casa Bianca il dipartimento della Difesa a stelle e strisce tramite il portavoce del Pentagono, Jonathan Hoffman, che ha dichiarato come il piano, “aumenterà la deterrenza nei confronti della Russia, rafforzerà la Nato, rassicurerà i nostri alleati, e potenzierà la flessibilità strategica degli Usa e quella operativa del Comando europeo degli Stati Uniti”. Hoffman ha aggiunto che “i leader del Pentagono intendono illustrare il piano alle commissioni Difesa del Congresso nelle prossime settimana, per poi intraprendere consultazioni con gli alleati della Nato”.
Ufficialmente la scelta di Trump è collegata alla sua scelta di diminuire gli investimenti statunitensi nell’ambito della difesa comune in ambito diplomatico ma più realisticamente riflette le crescenti tensioni diplomatiche tra Washington e Berlino, che hanno la loro origine sul fronte commerciale, ma anche dal maggiore protagonismo politico della Germania nel contesto dei processi comunitari europei.
Va inoltre considerato che da anni tra i tedeschi serpeggia il malumore per la presenza dei militari statunitensi nel paese, retaggio della vittoria alleata nella II Guerra mondiale e dell’imperialismo bellico statunitense.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia