×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Amanda Knox è libera, noi italiani no


Amanda Knox è libera, noi italiani no

Il caso di Perugia, anche se piccolo, è un tassello della nostra sovranità limitata

di Fabio Polese

(ASI) Nel giorno della sentenza in appello, Perugia è nuovamente invasa da giornalisti americani che proclamano l’innocenza della loro connazionale. Più di quattrocento sono stati i giornalisti accreditati al processo dell’anno. Alcuni, addirittura, hanno trascorso la notte davanti all’ingresso del tribunale per essere in prima fila nell’ultimo atto – per ora – di questo tristissimo show mediatico.

Diversi giornalisti statunitensi sono stati intervistati da tv locali e nazionali e, come dei pappagalli addomesticati, hanno urlato fino alla nausea l’innocenza della loro connazionale Amanda Knox. Sinceramente, non mi sono mai occupato del caso giudiziario in questione, anche perché, da perugino, ho avuto sin da subito la nausea. La mia città è stata violentata, definita la città dello sballo e della droga tout court. Tra l’altro, non considerando che la vicenda è a tutti gli effetti una violenza privata e che, anche volendo, nessuno sarebbe potuto intervenire. E, non in ultimo, non è stato neanche considerato che tra i protagonisti della triste storia non c’è nessun perugino. Detto questo, però, mi sono incuriosito leggendo le reazioni dei media, delle autorità e dell’opinione pubblica statunitense, subito dopo la sentenza di primo grado che aveva condannato a 25 e 26 anni Amanda Knox e Raffaele Sollecito, per l’omicidio della giovane studentessa inglese Meridith Kercher.

La senatrice Usa Maria Cantwell, riferendosi al processo di Perugia, aveva sottolineato che la condanna della ragazza americana era arrivata nonostante una evidente «mancanza di prove» rilevando «una serie di difetti nel sistema di giustizia italiano» e aveva dichiarato che «l’antiamericanismo può avere inquinato il processo». Subito dopo queste dichiarazioni, Hilary Clinton, segretario di Stato, si era resa disponibile a prendere in esame la vicenda. Il Ministro degli Esteri Franco Frattini, aveva parlato di un interessamento legittimo da parte dei politici statunitensi. Anche il primo cittadino di Seattle – città gemellata con Perugia -, Mike McGinn, incredulo dopo la sentenza, aveva deciso di sospendere l’iniziativa di intitolare un parco di Seattle proprio a Perugia. Articoli deliranti di testate a stelle e strisce scrivevano che la storia era basata su errori giudiziari e pregiudizi.

Insomma, dall’altra parte dell’oceano, si pensava, che la signorina Knox, era la vittima scelta dalla magistratura italiana. Ieri, la Corte d'assise d'appello di Perugia ha assolto Amanda Knox e Raffaele Sollecito dall'accusa di aver ucciso, nel novembre 2007, la studentessa inglese Meredith Kercher. La decisione, dopo otto ore di consiglio, è stata presa in base al primo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale, che prevede l'assoluzione perché «il fatto non sussiste». Il mio primo pensiero, appena è arrivata la notizia, è stato un titolo di un articolo apparso sulla testata giornalistica Newser che recitava: «Amanda is America». Detto fatto, se Amanda è l’America, non potevamo certo pensare in un verdetto di condanna. Tra l’altro, nell’aria, nella Perugia «bene», la notizia circolava da tempo. E così, anche l’opinione pubblica e i politici americani, dopo le forti critiche al sistema giudiziario italiano sono passati alle congratulazioni. «Gli Stati uniti apprezzano l'attenta considerazione della vicenda nell'ambito del sistema giudiziario italiano» ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Victoria Nuland, poco dopo la lettura della sentenza di assoluzione di Amanda Knox.

L’onorevole del Pdl Rocco Girlanda, presidente onorario della Fondazione Italia Usa, che sin dall’inizio si era schierato a favore della yankee, parlando con i giornalisti Ansa, aveva lasciato intendere che, Amanda Knox, sarebbe partita con un volo di linea per gli Stati Uniti. E così è accaduto, l’americana è partita per tornare a casa, passando – casualmente - per Londra. Sicuramente i legali della famiglia di Meredith Kercher ricorreranno in cassazione ma c’è il rischio che, la Knox, non faccia più ritorno dalla sua lussuosa dimora negli States. Cercando su internet casi simili a quelli di Perugia, mi sono imbattuto in un articolo uscito su Repubblica il 4 maggio del 2004, «Bruciano hotel a cinque stelle: libere» a firma di Massimo Lugli, dove due ragazze americane, Tracy di 24 anni e Rachel di 25, dopo aver provocato l’incendio al Grand Hotel «Parco dei Principi», a Roma, all’alba del 1 maggio e la morte di tre persone, sono tornate – senza neanche il processo - a casa. Il Pm Giuseppe Andruzzi aveva liquidato la questione con poche parole: «Non sono indagate, possono fare quello che vogliono, anche tornare nel loro Paese». Il caso di Perugia, come quello del maggio del 2004 a Roma, anche se piccoli, sono tasselli della nostra sovranità limitata. Le pressioni dello Zio Sam – anche questa volta - si sono fatte sentire, mentre i nostri politici, sottomessi da sessant’anni, continueranno a rimanere in silenzio.

 
L'onestà intellettuale crea dibattito e stimola nelle persone l'approfondimento. Chi sostiene l'informazione libera, sostiene il pluralismo e la libertà di pensiero. La nostra missione è fare informazione a 360 gradi.

Se credi ed apprezzi la linea editoriale di questo giornale hai la possibilità di sostenerlo concretamente.
 

 

 

Ultimi articoli

Roma Bayer Leverkusen 0-2. Il post partita con De Rossi e Xabi Alonso

(ASI) Roma. C'è troppo Bayer per questa Roma, almeno sul piano della concretezza. I giallorossi non hanno demeritato, ma devono incassare uno 0-2 che rende assai complicata la qualificazione. ...

Europa League, un Bayer Leverkusen spietato punisce una Roma troppo imprecisa. Finale lontanissima

(ASI) Roma. Alla faccia di chi diceva che il Bayer Leverkusen si accontentava della Bundesliga. Nell'aria si annusava l'idea che la Roma potesse infliggere alle aspirine la prima sconfitta ...

1 Maggio, Sottosegretario all'interno Emanuele Prisco: difendere, valorizzare e rendere più sicuro il lavoro. Grazie a chi oggi è impegnato per sicurezza e assistenza

(ASI)"Buon primo maggio a tutti i lavoratori, che sia di speranza per chi cerca un’opportunità e per chi è in apprensione per il proprio.

Balneari, G.Centinaio(Lega):"Consiglio di Stato ha fatto confusione e invece di collaborare con istituzioni indebolisce Italia e lavoratori"

(ASI) “Il Consiglio di Stato ha fatto un po’ di confusione perché lo stesso giorno, un’ora dopo, la stessa sessione del Consiglio di Stato ha detto che sugli ...

Europee: Adinolfi (libertà): “Elezioni, Governo risolva caos”. “Non è possibile che liste rigettate in tutta Italia possano correre al Sud”

(ASI) Roma - Mario Adinolfi, presidente del Popolo della Famiglia che aderisce alla lista Libertà guidata da Cateno De Luca, chiede l’intervento urgente del governo su quello che ...

Codici Lombardia: Telefonia, come ottenere il rimborso per le fatture a 28 giorni

(ASI) "A partire dal 2017, Tim ed alcune delle maggiori compagnie telefoniche italiane hanno modificato le modalità di fatturazione passando dalle tariffe mensili alle bollette 28 giorni. Tale pratica è stata considerata ...

Scuola, al via il reclutamento di 587 dirigenti scolastici. Si parte il 23 maggio

Valditara: “Un’altra tappa significativa per l’assunzione di figure fondamentali per il sistema scolastico” (ASI) Oggi il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicherà l’avviso per lo ...

FSI-USAE attiva le vertenze per il diritto ai buoni pasto per chi lavora più di sei ore al giorno (o la notte)

(ASI) La questione del diritto ai buoni pasto e, per coloro che negli anni addietro non ne hanno potuto fruire, del pagamento della corrispondente indennità economica è ancora oggetto di forte ...

Rai, Gasparri: azienda era a conoscenza del compenso di Amadeus?

(ASI) "Sul 'Giornale' del 28 aprile è stata pubblicata un'intervista di Lucio Presta, ex manager di Amadeus, le cui dichiarazioni sollevano due questioni importanti sulle quali occorrerebbe fare chiarezza.

L''impresa di fare impresa: il ruolo delle imprese artigiane nell'economia. Intervista all'economista Gianni Lepre. A cura di Maddalena Auriemma

L''impresa di fare impresa: il ruolo delle imprese artigiane nell'economia. Intervista all'economista Gianni Lepre. A cura di Maddalena Auriemma

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113