(ASI) Il fumo provocato dagli incendi, scoppiati il 7 aprile ed estinti il 14, nella foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina ha investito, nelle ultime ore, Kiev che è diventata così ufficialmente la città più inquinata al mondo.
Il Comune ha chiesto ieri alla popolazione di restare a casa e di tenere le finestre chiuse, in quanto l’odore acre che avvolge l’area può causare danni alla salute. Le autorità nazionali hanno rassicurato tuttavia che il livello delle radiazioni, provenienti dal noto impianto atomico che ha subito il grave incidente nell’aprile 1986, è nella norma. Il centro di ricerca francese ISRN ha comunicato però che i vasti roghi, delle ultime due settimane, hanno sprigionato una nube radioattiva che ha raggiunto buona parte dell’Europa tra cui l’Italia. E’ stato registrato infatti un incremento, in alcune nazioni del vecchio continente tra cui il nostro paese, di Cesio 137. Il livello di tale sostanza è superiore alla norma, ma gli esperti ritengono che la quantità è molto bassa. Non rappresenta dunque un pericolo nei confronti delle persone, né dell’ambiente circostante.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia
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