(ASI) Preoccupazione nel mondo per il dilagare del virus simile alla Sars che danneggia, soprattutto i polmoni, portando talvolta alla morte. Aumenta l’emergenza, col passare delle ore, per il contagio e l’intera comunità internazionale cerca di ricorrere, per quanto possibile, ai ripari. Vertice oggi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, mentre il Centro europeo delle malattie infettive ha portato, in mattinata, il rischio da “basso” a “moderato”.
E’ stata bloccata, mediante il divieto di entrata e di uscita dei suoi 10 milioni di abitanti, la città cinese di Whuan da cui tutto ha avuto origine. La notizia è stata riportata da fonti locali. Sono saliti intanto a 440 i contagi e a 9 i morti in tutto il paese asiatico. La patologia “può propagarsi più facilmente”, hanno reso noto le autorità locali e ciò ha spinto pure quelle italiane ad elevare lo stato di attenzione. Sarà misurata infatti da venerdì, tramite scanner, la temperatura corporea dei passeggeri in arrivo dalla zona fonte di diffusione dell’agente patogeno. Sono stati segnalati, nel frattempo, primi casi anche a Macao, Hong Kong, Australia e Stati Uniti.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia