(ASI) Il voto per le presidenziali in Bolivia si è svolto in assoluta trasparenza e legalità e le organizzazioni politiche devono rispettare l’esito delle volontà popolare. Lo ribadisce il Supremo tribunale elettorale della Bolivia (Tse) attraverso un dettagliato rapporto in cui vengono confermati i risultati che hanno visto la vittoria di Evo Morales.
Nel documento si legge come sia infondata l’accusa che il Movimento al socialismo, il partito di Morales, abbia ottenuto in alcuni zone più vote dei votanti registrati anche perché non esiste alcuna prova a supporto di tali tesi.
La corte ha ribadito anche che, secondo il sistema di trasmissione dei risultati elettorali preliminari (Trep), i voti sono registrati come indicato nel verbale e che questi vengono controllati anche da osservatori internazionali; molte polemiche erano sorte perché i primi risultati diffusi non sembravano anticipare la successiva vittoria di Morales.
Come anticipato sopra, i funzionari del Tse hanno ribadito la completa trasparenza elettorale e hanno esortato le organizzazioni politiche a rispettare il lavoro e la volontà della popolazione, “il voto e i risultati sono sacri, perché rappresentano la sacra volontà popolare”.
Inoltre, i membri del Tse hanno anche espresso la loro disponibilità a svolgere audizioni con organizzazioni internazionali perché “non abbiamo problemi, non abbiamo nulla da nascondere”.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia