(ASI) - In seguito al voto di fiducia ottenuto dal Parlamento, Giuseppe Conte vola a Bruxelles nella sua prima visita all'estero dopo l'elezione a premier, dove incassa parole di stima e amicizia dai leader delle istituzioni Ue e la disponibilità ad affrontare insieme le sfide che l'Italia ha di fronte.
In valigia il premier porta i dossier immigrazione e conti pubblici, ma anche la proposta di un Patto con l'Europa, per rendere l'Italia un Paese digitalizzato, verde e votato all'economia circolare, per una crescita sostenibile che crei occupazione e riduca il debito, in piena sintonia col programma comunitario di Ursula von der Leyen. Da Parigi e Berlino,si spinge per arrivare ad una soluzione sulla ripartizione dei migranti salvati in mare: "Ho avuto la massima disponibilità a trovare subito un accordo, ancorché temporaneo. Lo modificheremo, lo stabilizzeremo, ma dobbiamo uscire dai casi emergenziali affidati alla sola Italia", spiega Conte, ora alle prese con la situazione della Ocean Viking. "Adesso dobbiamo definire un pò i dettagli. Sicuramente l'Italia vuole che anche in questo meccanismo temporaneo ci sia sostanziale condivisione. In prospettiva, quando lo perfezioneremo, avremo probabilmente dei Paesi che saranno riluttanti. C'è consapevolezza però che chi non parteciperà ne risentirà molto sul piano finanziario, in modo consistente. Se siamo in Europa tutti devono partecipare a meccanismi di redistribuzione e quindi un meccanismo di solidarietà non può essere disatteso, se non a grave prezzo". Una presa di posizione che incassa, quasi in diretta, il plauso del segretario del Pd Nicola Zingaretti: «Bene Conte che ha posto con chiarezza il tema della riforma del regolamento di Dublino in Europa trovando la convergenza di Von der Leyen».
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia