(ASI) Corea del Sud e Giappone devono contribuire maggiormente alle spese di mantenimento dei militari Usa nell’area del Pacifico. Lo ha annunciato il presidente statunitense Donald Trump aggiungendo di aver già avviato colloqui in tal senso con Seul facendo presente la minaccia rappresentata da Pyongyang.
Via twitter il primo mandatario statunitense ha scritto: “La Corea del Sud ha concordato di pagare una cifra considerevolmente maggiore agli Stati Uniti per difendersi dalla Corea del Nord”.
Già nei primi mesi del 2019 le autorità del paese asiatico avevano acconsentito ad aumentare dell’8% il proprio contributo alla sicurezza collettiva portandolo a 885 milioni di dollari, cifra che ora il Pentagono vorrebbe aumentare di ben 5 volte, arrivando a sfiorare i 4,5 miliardi di dollari.
Nell’ambito della riorganizzazione della Difesa nell’area anche Tokyo dovrebbe aumentare il proprio contributo. La proposta sarebbe stata illustrata dal consigliere per la sicurezza nazionale del presidente Trump, John Bolton, durante la recente visita del funzionario in Giappone, il 21 e 22 luglio scorsi. Bolton avrebbe affrontato la questione sia con il ministro degli Esteri giapponese, Taro Kono, sia con il capo del Consiglio di sicurezza nazionale giapponese, Shotaro Yachi. La proposta di Bolton di quintuplicare i contributi giapponesi per la sicurezza pare essere un’ardita scommessa negoziale, ma prelude a duri negoziati tra Washington e Tokyo in merito al contributo del Giappone alla presenza militare statunitense. Sulla base dell’accordo raggiunto durante l’amministrazione del presidente Barack Obama, valido dal 2016 al 2020, il Giappone si è impegnato a versare 8,7 miliardi di dollari in un quinquennio per le spese di stazionamento delle Forze Usa nel paese.
Fabrizio Di Ernesto-Agenzia Stampa Italia