(ASI) Le autorità turche hanno emesso oltre 200 mandati di arresto ai danni di altrettanti soldati ritenuti legati a Fethullah Gulen, ex alleato del presidente Erdogan ed ora suo acerrimo nemico, da anni residente negli Usa.
Questa mattina le forze di sicurezza turche hanno dato vita ad una vasta serie di operazioni per arrestare circa 200 militari sospettati di legami con il gruppo accusato di un tentativo di golpe del 2016. Lo riferisce la stampa locale.
Il pubblico ministero di Istanbul ha dichiarato di aver emesso mandati di arresto per 176 militari in servizio attivo, tra cui un colonnello, cinque maggiori e 100 luogotenenti delle diverse forze armate.
Da diversi anni Ankara sostiene la tesi secondo cui Gulen mirerebbe a rovesciare il presidente Erdogan anche se questi ha sempre respinto con veemenza tutte le accuse
La Turchia dice che Gulen, che ha sede negli Stati Uniti, ha ordinato il rovesciamento fallito del presidente Recep Tayyip Erdogan, ma nega con veemenza le accuse.
Il procuratore di Izmir, nella regione dell'Egeo, ha emesso mandati di cattura per 35 sospetti di cui 20 soldati in servizio attivo e 10 civili; almeno otto di questi sarebbero già stati fermati dalle autorità competenti.
Nella provincia nord-occidentale di Kocaeli, il procuratore ha invece chiesto l'arresto di 17 sospetti di cui nove ancora in servizio.
Dal luglio 2016 le autorità hanno arrestato decine di migliaia di persone e la repressione contro gli oppositori non accenna a placarsi nonostante le critiche degli alleati occidentali e dei difensori dei diritti civili.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia