(ASI) - La procedura di infrazione contro l'Italia sembra essere molto vicina. Il Presidente Conte incontrerà la Cancelliera per discuterne; Merkel non promette niente, ma fa sapere che c’è una disponibilità a darci una mano.
Disponibilità che si intreccia con quanto scritto da Giuseppe Conte nella sua lettera alla Commissione: non ha nominato esplicitamente Berlino, ma ha additato alla Commissione il corposo surplus di bilancio tedesco, anche questa una violazione delle regole europee, eppure mai nemmeno messa sotto osservazione dalla Commissione. Non che Merkel abbia paura della denuncia italiana, ma nel colloquio si tocca anche questo tasto, oltre a passare in rassegna la situazione di bilancio italiana.
Conte ha anche citato anche il caso Grecia nella sua lettera, ricordando i mea culpa espressi anche dalla Commissione Juncker in diversi contesti, e poi cercando soprattutto di allontanare ogni paragone possibile fra Roma ed Atene. Non sarebbero uguali le conseguenze, la potenza dirompente di un’infrazione per debito all’Italia potrebbe avere effetti sistemici, scosse economiche di contagio, insomma qualcosa che nessuno vuole veramente e su cui anche il premier greco può darci una mano. La singolarità della presenza italiana al vertice è anche nell’esame attentissimo alle dichiarazioni che rilascia Moscovici, il commissario europeo per gli Affari economici. Dice all’Italia che le regole europee sono fatte anche per la crescita, non solo per la stabilità.
Claudia Piagnani - Agenzia Stampa Italia