(ASI) Gli attivisti pro - democrazia hanno occupato oggi le principali strade intorno al parlamentino di Hong Kong, nel giorno in cui approda in aula la controversa legge sulle estradizioni, dei cittadini sotto processo, verso la Cina.
I manifestanti sono entrati all’interno della sede istituzionale e la polizia ha sparato lacrimogeni per allontanarli, classificando tutto ciò come “rivolta”. L’inizio dell’esame del documento, voluto fortemente da Pechino, è stato rinviato a causa dei disordini in corso da ore. La nuova norma viene considerata, da questi gruppi, una minaccia all’autonomia dell'ex colonia e contraria allo schema seguito finora di “un Paese, due sistemi”. Tale approccio politico ha consentito all’isola di rientrare, dal 1997, formalmente sotto la giurisdizione di Pechino, pur mantenendo di fatto una certa autonomia. Il presidente del Legislative Council, Andrew Leung, ha indicato ieri che la votazione finale del provvedimento si terrà il 20 giugno.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia