(ASI) Si sono scambiati reciprocamente i doni preparati per l’occasione solenne e storica.
Il presidente americano, Donald Trump, è stato il primo leader straniero a incontrare, ieri a Tokyo, il nuovo imperatore del Giappone, Naruhito, dal giorno del suo recente insediamento avvenuto nei primi di maggio. Il leader della Casa Bianca ha svolto anche numerosi colloqui col premier Shinzo Abe. Sono state molte le tematiche al centro dei loro dialoghi, a partire dalle questioni commerciali. L’annuncio del tycoon in merito al rinvio “a dopo le elezioni di luglio” dell’accordo, preparato in tale ambito, ha sollevato non poche perplessità in una parte dell’opinione pubblica critica nei confronti dell’esecutivo del Paese del Sol Levante. Esiste un profondo timore infatti che l’estensione delle concessioni, fatte agli americani, serva a non danneggiare politicamente l’amministrazione Usa. Le trattative per l’intesa sono iniziate ad aprile, dopo che il numero uno della Sala Ovale ha minacciato di imporre, alla controparte asiatica, dazi sul settore automobilistico. I giapponesi vogliono concedere un livello di tariffe e barriere pari, ma non migliore, a quello offerto ai membri del Tpp, il patto multilaterale transpacifico negoziato da Barack Obama e da cui il suo successore si è ritirato, tenuto in vita proprio da Abe. Trump ha chiarito con l’alleato che desidera un riequilibrio della bilancia commerciale e un maggiore accesso, in loco, per i prodotti realizzati oltreoceano. Il tycoon ha incoraggiato poi l’interlocutore a proseguire la propria mediazione con la Corea del Nord e l’Iran. Gli obiettivi rimangono, in proposito, la denuclearizzazione dell’esercito di Pyongyang richiesta dalla comunità internazionale e la fine delle minacce, contro le truppe del Pentagono e di altre nazioni presenti nella regione mediorientale, provenienti presumibilmente da Teheran.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia