(ASI) Nuove tensioni all’interno del Venezuela. Nicolas Maduro ha indetto, per sabato prossimo, una manifestazione “antimperialista”, volta a fermare “la minoranza impazzita”.
Il presidente, del paese sudamericano, ha annunciato quindi la volontà di scendere in piazza per bloccare i seguaci di Jhuan Guaidò. Il leader dell’opposizione ha annunciato, dopo il suo rientro a Caracas da un viaggio all’estero, la prosecuzione della lotta contro l’usurpatore, invitando il capo dello stato eletto alle urne a rassegnare le dimissioni. Gli Stati Uniti sono schierati col leader trentacinquenne, sempre più desideroso di prendere il potere con l’appoggio dell’Occidente. Washington lo protegge, minacciando il suo antagonista. Il pentagono sarebbe disponibile a effettuare rapidamente un intervento militare in loco in caso di arresto, o di minacce. La Russia ha invitato, però, la Casa Bianca a non concretizzare i suoi propositi bellicosi. La crisi in corso assomiglia così a quella siriana che ha provocato, dal suo inizio nel 2011, oltre mezzo milione di morti e una paralisi inaccettabile del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia