(ASI) E’ sempre più a rischio l’accordo sul nucleare. Il ministro del Petrolio, di Teheran, ha annunciato infatti la decisione della Total di ritirarsi dal progetto, concordato da tempo, in Iran.
Bijan Zanganeh ha comunicato così che il gruppo francese ha bloccato l’unica iniziativa energetica importante di un’azienda europea nel paese degli Ayatollah, dopo l’intesa internazionale, siglata nel 2015, da cui Donald Trump ha scelto di ritirare gli Stati Uniti. L’esponente iraniano ha aggiunto inoltre che sono in corso contatti per trovare un’altra compagnia disponibile a prendere il posto, all’interno del consorzio, di quella di Parigi. L’obiettivo da perseguire consiste nello sviluppo della Fase 11 del gigantesco giacimento di gas naturale di South Pars, nel Golfo Persico, dal valore di circa 4 miliardi di dollari.
Il Paese mediorientale ha invitato, quindi, mediante il responsabile della sua diplomazia Bahram Ghasemi, il Vecchio Continente a realizzare “sforzi più seri e solleciti” per salvare le iniziative economiche, alla base del documento, concordate tre anni fa con le grandi potenze internazionali. Tutto ciò si scontra tuttavia con i tentativi, da parte della Casa Bianca, di isolare lo Stato dei Pasdaran. Il tycoon aveva fatto sapere, nei mesi scorsi, che Washington “non farà affari” con coloro che svilupperanno forme di cooperazione con l’acerrimo nemico dell’alleato Israele.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia