(ASI) Gli esponenti del Partito socialista unito di Venezuela (Psuv) e tutti coloro che si riconoscono nelle forze rivoluzionarie locali scenderanno oggi in piazza per esprimere il proprio sostegno al presidente Nicolas Maduro nel corso della manifestazione “La patria chiama”.
Le forze politiche interessate hanno fatto sapere tramite una nota che si mobiliteranno “per la giustizia e la pace in una unione civico-militare in difesa della sovranità e dell’indipendenza del Venezuela”.
La manifestazione è stata organizzata sull’onda emotiva dell’attentato avvenuto la scorsa settimana a Caracas ai danni del primo mandatario del paese, anche se le opposizioni, soprattutto quelle internazionali del “Gruppo di Lima” che criticano la presunta “postura autoritaria” del governo.
In una dichiarazione ripresa dalla stampa locale i governi di Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Costa Rica, Cile, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Panama, Paraguay e Perù hanno definito "illegale" e "arbitrario" l'arresto del deputato venezuelano Juan Carlos Requesens, in aperta violazione di procedimenti penali e delle norme internazionali che prevedono lo svolgimento di indagini preliminari al fermo, cosi come il mandato di arresto emesso contro il deputato Julio Borges, a scapito delle sue immunità parlamentari e delle garanzie previste dalla Costituzione. I due sono accusati da Maduro di essere complici dell'attacco perpetrato contro di lui il 4 agosto.
Secondo i firmatari le autorità venezuelano stanno perseguendo gli oppositori politici con metodi che “provano ancora una volta la rottura democratica e la violazione della Costituzione del paese”.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia