(ASI) Donald Trump e Vladimir Putin proveranno a rilanciare i rapporti tra i loro paesi. E’ questo l’esito finale del colloquio avuto oggi a Helsinki, definito “franco e amichevole”.
Sembra essere cambiato il clima tra le due superpotenze. “Ho la sensazione che io e Trump abbiamo iniziato a capirci meglio”, ha ammesso Putin. “Dobbiamo abbandonare il clima da guerra fredda. Possiamo vincere le sfide comuni solo se uniti. I negoziati di oggi sono stati fondamentali per ritrovare la fiducia. Abbiamo fatto il primo passo per migliorare i nostri rapporti”, ha detto il presidente russo nella conferenza stampa col collega d’oltreoceano al termine del faccia a faccia durato 4 ore. Sono stati molti i temi al centro del dialogo come, ad esempio, la lotta al terrorismo e l’irrisolta questione ucraina. Il capo del Cremlino ha riconosciuto l’importanza della cooperazione dei rispettivi eserciti che ha evitato, nel tempo, incidenti rilevanti. Non ha negato la necessità di mettere fine alle sofferenze dei rifugiati siriani, ponendo termine alla crisi che sta interessando quella zona e tutelando al contempo gli interessi di Israele. Il leader di Mosca ha espresso la propria soddisfazione per i progressi compiuti in Asia grazie alla volontà di Washington di avere una relazione pacifica con la Corea del Nord. Ha auspicato poi che vengano “portati allo stesso tavolo gli imprenditori” russi e americani, al fine di rilanciare le relazioni economiche. Ha ammesso nuovamente che il suo paese “non ha mai interferito nel processo elettorale americano e negli affari interni degli Stati Uniti”. Ha promesso un’indagine approfondita sui 12 funzionari della propria intelligence incriminati per lo scandalo Russiagate. “La situazione – ha evidenziato - sarà regolata da un trattato del 1999 sui casi penali”, che consentirebbe gli interrogatori degli esperti Usa in Russia a patto che sia garantita la reciprocità. Mosca vorrebbe ascoltare così gli americani incriminati per attività illegali sul suolo russo.
Il leader della Casa Bianca ha confermato tutto ciò: “Perché non è stato confiscato il server, del signore pachistano, che lavorava per la campagna elettorale dei democratici? Che fine hanno fatto le 33 mila mail di Hillary Clinton?, si è chiesto, apprezzando le buone intenzioni di Putin. “il presidente è stato potente nel negare l’interferenza da parte della Russia. Anzi, si è offerto di ospitare l’inchiesta”. Il tycoon ha aggiunto poi: “Abbiamo aperto un dialogo produttivo e importante per gli Usa, per la Russia e per il mondo intero. Apriremo nuove strada verso la pace e la stabilità del mondo. Troveremo il modo di cooperare nell’interesse dei nostri paesi”. Putin ha regalato, infine, a Trump il pallone dei mondiali. Lui ha ringraziato, annunciando che lo regalerà a suo figlio.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia