(ASI) Il grande giorno è arrivato e il pericolo di una guerra atomica pare essere scampato. Il presidente americano Donald Trump ha incontrato, la scorsa notte a Singapore, il suo omologo nordcoreano Kim Jong Un. Lo storico vertice, a cui è seguito quello tra le delegazioni di entrambi paesi, è durato 45 minuti. E’ stata espressa piena soddisfazione dai protagonisti: “C’è un’eccellente relazione”, ha spiegato il tycoon, aggiungendo che “lavoreremo molto insieme”.
. Ha puntualizzato poi di essere onorato di firmare il documento conclusivo, da cui parte “un messaggio di pace”, dicendosi certo che “il processo di denuclearizzazione incomincerà molto presto”, in contemporanea all’”impegno a garantire la sicurezza” del paese asiatico da parrte del pentagono e dei suoi alleati. Il leader di Pyongyang è stato invitato alla Casa Bianca dal suo interlocutore e non ha nascosto la propria soddisfazione per il fruttuoso faccia a faccia: “Abbiamo avuto un incontro storico – queste le sue parole -, abbiamo deciso di lasciarci il passato alle spalle”. Il mondo vedrà l’ importante cambiamento, ha assicurato. La retorica aggressiva, che aveva caratterizzato e condizionato i rapporti tra le due nazioni nucleari fino allo scorso dicembre, sembra essersi trasformata in pacifica. Nessuno avrebbe mai immaginato un mutamento positivo in un arco temporale relativamente breve. Tutto ciò è segno dell’efficacia della diplomazia sotterranea che ha dimostrato di essere in grado, ancora una volta, di evitare il peggio anche all’ultimo secondo.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia