(ASI) Proseguono gli scontri in Siria. Il caos non sembra cessare a causa dei raid aerei dell’esercito nazionale, dei russi e degli Stati Uniti.
Il bilancio fornito dall’Osservatorio per i diritti umani nel paese continua ad aumentare ed è sempre più drammatico. Altre 100 persone sarebbero decedute, infatti, solo nelle ultime 72 ore. La comunità internazionale continua a lavorare per favorire la cessazione delle ostilità. Ci sono grandi difficoltà però, a causa della presenza di interessi contrapposti, ad applicare in modo completo la risoluzione dell’Onu 2401 varata sabato scorso. Il Consiglio di Sicurezza tornerà a riunirsi a breve per studiare le misure finalizzate a garantire il cessate fuoco che pare essere un’utopia. L’annuncio è stato dato alla stampa dall’ambasciatore francese al palazzo di Vetro, Francois Delattre. “Abbiamo tre priorità chiave - ha spiegato il diplomatico di Parigi - l'ultima, ma non meno importante, è la creazione di un meccanismo di monitoraggio” per garantire il rispetto delle disposizioni adottate dalla comunità internazionale. Ha sottolineato quindi come non ci sia tempo da perdere perché “le persone sono bombardate mentre stiamo parlando”. Si cercherà un accordo per allungare, oltre le 5 ore attuali, “la pausa umanitaria” voluta dal Cremlino e da Teheran che sono i maggiori alleati del governo di Assad.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia