(ASI) La dichiarazione è di quelle che fanno venire i brividi. “In base ai dati preliminari, in seguito all’attacco americano in Siria, potrebbero essere stati uccisi cinque russi, ma la loro cittadinanza deve essere ancora confermata”.
La drammatica affermazione è giunta dalla portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. I social network hanno riferito che i nomi delle vittime sarebbero Kirill Ananiev, Alexey Ladigin, Stanislav Matveev, Igor Kosoturov e Loginov, tutti lavoratori della società privata militare “Wagner”. Altre voci avevano parlato nei giorni scorsi di almeno 200 morti, dipendenti di questa compagnia, ma erano state smentite ieri da Washington e da Mosca che le aveva bollate come “notizie false”.
La fonte del dicastero russo ha spiegato inoltre che la presenza di Washington nel paese mediorientale, fino a poco tempo fa, aveva solo lo scopo condiviso dal Cremlino di annientare lo Stato Islamico. La Casa Bianca vuole ora però “stabilizzare la situazione”, effettuando sempre più frequenti operazioni belliche contro il regime del rais Bashar al – Assad. Il presunto raid aereo del pentagono e dei suoi alleati contestato dai collaboratori di Vladimir Putin sarebbe avvenuto, secondo quanto si è appreso da fonti non ufficiali, nella zona di Hisham. La località non è lontana da Deir ez - Zor interessata, da giorni, da intensi combattimenti tra i curdi sostenuti dall’amministrazione Trump e le milizie lealiste di Damasco appoggiate dall’Iran e dalla Russia. Tale situazione rende probabile uno scontro, sempre più diretto, tra le due maggiori potenze internazionali e tra attori regionali. La pace mondiale pare essere quindi, purtroppo, sempre più a rischio.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia