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Nobel per la Pace 2011 - L’Italia candida le donne africane, pilastro del continente

(ASI) Secondo la Farnesina sono le donne africane la vera spina dorsale del continente e un'alternativa credibile per una nuova società più umana.

Per questo l'Italia sostiene la loro candidatura al premio Nobel per Pace 2011. La campagna NOPPAW (Nobel Peace Prize for African Women) è stata presentata oggi alla Farnesina, in occasione della giornata mondiale dell'Africa, ed è portata avanti dalla ong Cipsi con l'impegno in prima persona del Ministro Franco Frattini, che ha firmato la lettera di candidatura depositata lo scorso febbraio. "L'Africa che cammina merita il Nobel", ha spiegato il Presidente di Cipsi Guido Barbera, sottolineando che "oggi presentiamo le donne africane in piedi, che propongono elementi positivi e non solo sofferenze, che portano avanti il miracolo della sopravvivenza quotidiana, che camminano sempre insieme per promuovere le loro battaglie"

Le donne africane si impegnano per accudire i figli, gli anziani, provvedere ai bisogni della famiglia, vanno nei campi, fanno girare l'economia, e nonostante questo subiscono spesso i soprusi degli uomini: sono sottoalimentate, sottoistruite, picchiate in famiglia se rifiutano matrimoni e stuprate. Il Premio Nobel, ha affermato il Sottosegretario Stefania Craxi, costituirebbe "un gesto simbolico che resta atto al loro impegno quotidiano silenzioso" ed un passo avanti nella battaglia in difesa dei diritti umani nel mondo, “che rappresenta una delle linee guida della politica estera italiana”.

La campagna Noppaw vuole anche sensibilizzare l'opinione pubblica internazionale. Le donne africane, ha sottolineato la teologa camerunense Helene Yinda, "si impegnano per trasformare le nostre società ma tutto questo non ha sufficientemente attirato l'attenzione del mondo". "Siamo portatrici della resistenza contro tradizioni, sistemi e pratiche oltraggiose alla nostra stessa umanità - ha aggiunto - e quindi siamo un'alternativa credibile per una nuova società africana e per un mondo più giusto e umano".

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