L’Italia oggi risente fortemente dell’accordo economico e commerciale globale (CETA), voi avete preso una posizione chiara in merito, ce la spiega?
(ASI) "Da quando siamo arrivati tre anni fa a Bruxelles come portavoce del Movimento 5 Stelle in Europarlamento, ci siamo subito resi conto di come questo scollamento che c’era e si era creato negli ultimi vent’anni aveva prodotto degli effetti estremamente negativi, perché la Commissione stava negoziando con partner commerciale degli accordi di natura commerciale tenendo completamente all’oscuro i cittadini europei di queste decisioni le cui ricadute avrebbero avuto effetti sicuramente negativi per i cittadini stessi, e mi riferisco in particolare al TTIP, il trattato transatlantico tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea e il CETA che tra l’altro è stato ratificato pochissimo tempo fa, e contro il quale noi ci siamo battuti strenuamente, che è un accordo commerciale tra il Canada e L’Unione Europea che tra l’altro in qualche maniera maschera un po’ e fa rientrare dalla finestra il TTIP.
Se da una parte il TTIP e le sue negoziazioni si sono arenate in Commissione è anche perché avendo negoziato e firmato e quindi essendo attualmente partito il CETA, l’80% delle multinazionali americane sono basate anche in Canada e quindi gli stessi accordi che si potevano negoziare con il TTIP sono tranquillamente passate attraverso il CETA e questo ovviamente senza informare i cittadini, anche se la consapevolezza dei cittadini viene fuori perché ci sono stati milioni di cittadini che hanno sottoscritto la petizione contro il CETA. Purtroppo le politiche ordoliberiste di questa Unione Europea che se ne frega di sacrificare la vita di milioni di cittadini sull’altare della globalizzazione, degli accordi commerciali e delle politiche economiche nefande si stanno ripercuotendo perché ovviamente la competizione che si creerà tra un’industria e una piccola e media impresa europea e pensiamo magari ad una piccola e media impresa italiana, contro i colossi delle multinazionali canadesi e americane, sarà assolutamente uno scontro impari che vedrà sicuramente una carneficina, non solo del tessuto produttivo italiano ma anche di tutte quelle che sono la perdita di milioni di posti di lavoro, con nessun effetto positivo su quelli che sono gli effetti di crescita ne del PIL ne di ricchezza ne dei salari, tutto quello che potrebbe essere un vantaggio sarà solo esclusivo appannaggio delle multinazionali canadesi che verranno a far razzia nel nostro continente".
Edoardo Desiderio - Agenzia Stampa Italia