(ASI) - "Oggi la causa della pace in Libia ha fatto un grande progresso. Voglio ringraziarvi per gli sforzi fatti" esordisce così il Premier francese, Emmanuel Macron, annunciando a Parigi che il presidente del Consiglio presidenziale di Tripoli Fayez al-Sarraj e il comandante dell'Esercito nazionale libico Khalifa Haftar, hanno concordato una dichiarazione congiunta sulla Libia.
Macron, parla di “impegno storico” e aggiunge: "insieme possono diventare un simbolo per la riconciliazione e la pace. La dichiarazione congiunta è un documento storico".
La "vostra determinazione di oggi sarà anche la nostra", ha aggiunto Macron. “Il presidente del Consiglio presidenziale di Tripoli, Fayez al-Sarraj, e il comandante dell'Esercito nazionale libico, Khalifa Haftar – prosegue Macron - sono inoltre d'accordo per tenere le elezioni in Libia“.
Macron, interviene anche in favore dell’Italia, affermando che “non esistono divergenze tra la posizione italiana e la posizione francese. E' un lavoro in comune che facciamo anche con l'Unione europea. Voglio ringraziare, in particolare l'Italia, il mio amico Paolo Gentiloni, che ha lavorato molto per arrivare alla dichiarazione congiunta di oggi sulla Libia”.
Nell’impegno storico ottenuto da Macron, c’è spazio anche per la lotta al terrorismo, infatti i due leader si impegnano, ad un cessate il fuoco con una lotta congiunta contro il terrorismo: "Ci impegniamo a un cessate il fuoco e ad astenerci da ogni ricorso alla forza armata. L'unica lotta sarà quella al terrorismo”.
Intanto il premier libico Fayez al-Sarraj, sarà a Roma nella giornata di domani, ad accoglierlo ci sarà il Premier italiano Paolo Gentiloni .
Nell’accordo parigino tra i due Leader, come anticipato, c’è l’importante impegno nell’organizzazione delle prossime elezioni: "Prendiamo l'impegno solenne a lavorare per l'organizzazione di elezioni presidenziali e parlamentari non appena possibile a partire dal 25 luglio 2017, in cooperazione con le istituzioni coinvolte e con il sostegno e sotto la supervisione delle Nazioni Unite".
Macron, nelle sue conclusioni ribadisce come la causa della pace abbia fatto grandi progressi: "Credo che oggi la causa della pace in Libia abbia fatto grandi progressi. Si tratta di una "dichiarazione che traccia il cammino, la via verso la riconciliazione nazionale" e aggiunge "Sarraj e Haftar possono diventare simboli dell'unità nazionale”.
Da non dimenticare l’intervista del nuovo inviato Onu in Libia, Ghassan Salamé, e il ministro francese degli Affari Esteri, Jean-Yves Le Drian, che spiegarono già tempo fa, come la questione libica fosse la priorità del governo Macron e come lo stesso Macron sia poi riuscito a far incontrare i due leader per trovare un accordo che potrebbe segnare una svolta storica per la Libia.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia