(ASI) Nel Brasile sottratto alla legittima presidente Dilma Rousseff ed affidato a Michel Temer continuano le svendite selvagge del patrimonio pubblico. Ad aprile infatti si terrà una nuova asta per gli aeroporti da privatizzare, gara che secondo le dichiarazioni del governo “dovrebbe veder concorrere un gran numero di società interessate”.
L’annuncio della nuova gara d’asta è stato fatto dal segretario del ministero dei Trasporti civili Dario Lopes nel corso della fiera International Air Show di Rio de Janeiro.
Due settimane fa, lo scorso 16 marzo si è tenuta l'ultima fase della precedente privatizzazione riguardante gli aeroporti nelle città di Salvador, Fortaleza, Florianopolis e Porto Alegre. Tutte queste aste sono state vinte da imprese europee.
La tedesca Fraport Ag ha infatti vinto i diritti di gestione degli aeroporti di Porto Alegre e Fortaleza, rispettivamente per 25 e 30 anni, mentre la francese Vinci Sa opererà dall’aeroporto di Salvador per i prossimi 25 anni, e la Svizzera Flughafen Zurich, che vanta già una presenza in Brasile come membro del consorzio che gestisce l’aeroporto di Belo Horizonte, si è aggiudicata la concessione per lo scalo di Florianopolis, anch’essa per 25 anni.
I quattro aeroporti gestiscono l’11,6 % del traffico passeggeri e il 12,6 % del traffico merci in Brasile. L’asta del 16 marzo, con cui la gestione dei 4 scali è stata assegnata alle 3 società europee, fa parte di un programma di privatizzazioni volto a ridurre il deficit di bilancio del Brasile. I tre gruppi, gli unici partecipanti all’asta alla Borsa di San Paolo, hanno fatto un’offerta per un totale di 3,7 miliardi di reais, circa 1,2 miliardi di dollari, superando il totale dell’offerta minima necessaria del 23 %.
Oltre ai pagamenti relativi alle diverse concessioni i vincitori dell’asta si sono impegnati a investire 6,61 miliardi di reais per modernizzare ed espandere i quattro aeroporti, e a pagare al governo quasi 2,3 miliardi di reais in tasse operative.
Senza partecipanti brasiliani, e con solo tre società a presentare le proposte, rispetto a un’asta del 2012, che riguardava 6 aeroporti e a cui avevano partecipato 11 consorzi, questa volta i premi sono stati molto più bassi.
Secondo le stime dell’Agenzia nazionale per l'aviazione civile al termine di questa nuova asta il 59% del traffico passeggeri nel paese sarà gestito da ditte private.
Fabrizio Di Ernesto Agenzia Stampa Italia