(ASI) Brexit, elezioni in USA, in Olanda ed in Francia sono considerate generalmente quattro momenti politici cruciali per la sopravvivenza dell'Europa unita, così come la conosciamo.
La prima micidiale bordata si è avuta con la decisione popolare in Gran Bretagna di uscire dalla UE a gestione tedesca. Il secondo duro colpo al Sistema è derivato dall'ingresso alla Casa Bianca di Donald Trump, come si sa, fortemente avversato da Angela Merkel, François Hollande e - in via del tutto accessoria - dal conte Paolo Gentiloni.
L'Unione Europa ha ripreso un po' di respiro dopo l'esito delle elezioni olandesi. Ma evidentemente questo non basta, e sarebbe solo una vittoria di Pirro se in Francia alle votazioni del prossimo aprile dovesse prevalere il Front National di Marine Le Pen. E comunque la frattura tra gli euro-tedesci ed euro-scettici rimane profonda e difficilmente sanabile.
Oggi la Gran Bretagna è sottoposta ad un fuoco di fila dai Paesi della UE, con in testa la Germania, che esigono come penale per la Brexit un risarcimento di ben 60 miliardi di sterline. Che il Governo di Theresa May ceda facilmente a queste pretese e ricatti finanziari, è tutto da dimostrare.
Ai britannici da sempre si riconosce una grande virtù: il pragmatismo. Il Primo Ministro inglese THeresa May sa benissimo che, per vincere una guerra, occorre spezzare il fronte nemico e, magari, guadagnare un nuovo alleato. Ora il programma politico di Marine Le Pen è estremamente chiaro, ed una sua eventuale elezione allontanerebbe la Francia dalle politica attuale, riducendo contestualmente la pressione europea sulla Gran Bretagna. Quindi, la Gran Bretagna avrebbe tutto da guadagnare, anche in termini economici, dalla vittoria del Front Nazional. Questo rappresenterebbe il vero colpo di grazia per l'Europa ad egemonia germanica. Si intravedono così le future alleanze di un Europa diversa...
Redazione Agenzia Stampa Italia