(ASI) Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha teso la mano al neo presidente statunitense Donald Trump, che entrerà in carica a gennaio, nell’auspicio che le relazioni diplomatiche tra i due paesi possano normalizzarsi. Il primo mandatario della repubblica bolivariana ha infatti ribadito che lui ed il suo popolo aspirano ad avere le migliori relazioni nel rispetto reciproco con gli Stati uniti, con la popolazione nordamericana ed il neo presidente Trump.
Nel suo intervento Maduro ha auspicato un rapporto di stima reciproca, rispettoso dell’autodeterminazione del popolo del Venezuela affinché Caracas possa continuare a sviluppare al meglio il proprio modello di sovranità ed indipendenza.
Il presidente indiolatino ha anche ricordato gli errori commessi da George W. Bush durante i suoi otto anni alla Casa Bianca e quelli compiuti poi da Barack Obama nel suo doppio mandato auspicando che l’amministrazione Trump possa invertire la tendenza e non commettere gli stessi sbagli. Maduro ha anche aggiunto che a breve invierà una lettera ad Obama per chiedergli di abrogare, prima della fine del suo mandato, il decreto che definisce il Venezuela “una minaccia inusuale e straordinaria”.
Da quando l’ex presidente venezuelano Hugo Chavez ha vinto le elezioni presidenziali portando il paese verso l’emancipazione da Washington i rapporti di Caracas con gli Usa sono molto complicati, sebbene il Venezuela abbia cercato in tutti i modi di mantenere rapporti cordiali e rispettosi con il potente vicino. Di contro gli Usa invece hanno adotto numerose decisioni unilaterali e applicato sanzioni ai danni del Venezuela.
Nel marzo 2015 il presidente statunitense Obama aveva annunciato l'implementazione di nuove sanzioni contro il paese sudamericano per presunte violazioni dei diritti umani e ha dichiarato lo stato di “emergenza nazionale” per il “rischio straordinario” rappresentato dalla situazione in Venezuela per la sicurezza interna degli Stati uniti.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia