(ASI) "La memoria e i risultati ottenuti da Shahbaz Bhatti non potevano essere perduti". Lo ha sottolineato il Ministro degli Esteri Franco Frattini incontrando ieri alla Farnesina Paul Bhatti, fratello del ministro delle minoranze religiose pakistano assassinato il mese scorso, che ha preso il suo posto nel governo di Islamabad come consigliere speciale.
Paul Bhatti, ha spiegato Frattini, "ha accettato di continuare l'opera coraggiosa del fratello caduto martire di un'azione di terrorismo" e "noi oggi abbiamo parlato dell'importanza di proseguire la sua opera". Frattini ha assicurato a Bhatti che l'Italia "conferma il pieno sostegno" al governo pakistano nella promozione di un dialogo interreligioso e nel "garantire alle minoranze, come quella cristiana", che hanno subito "crimini gravissimi". Il sostegno italiano, ha spiegato il Ministro, si sviluppa attraverso progetti per l'educazione dei giovani alla tolleranza, la promozione dell'incontro tra comunità diverse e aiuti alle fasce più povere della popolazione pakistana. "Già sono in campo progetti di cooperazione e delle linee di credito già decise che confermiamo", ha aggiunto Frattini, chiedendo al governo pakistano di "proseguire nella forte attività" contro il terrorismo e l'intolleranza religiosa.
Bhatti da parte sua ha ricordato come l'Italia dopo il "tragico assassinio" del fratello sia stata vicina alla sua famiglia, alla popolazione ed al governo pakistano. Il sostegno di Frattini è stato "fondamentale" per il fratello e lo sarà ancora: "Mi darà più carica", ha detto Paul Bhatti. Ed alla domanda se lui abbia paura, Bhatti ha risposto: "Tutti l'abbiamo, ma vista l'importanza della sfida ed il fatto che la gente sia rimasta senza guida, la paura passa in secondo piano”.
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