(ASI) Padova - Il direttore mi rimprovererà per il ritardo nel presentare in redazione quest'articolo, ma ho aspettato appositamente un paio di giorni, per vedere se il copione scritto, letto e ripresentato già in molte altre occasioni, si sarebbe ripresentato.
E così è stato. L'aviazione russa ha effettuato il suo scacco matto, sta bombardando l'Isis e i terroristi siriani, o meglio, le ottanta nazionalità presenti che hanno messo a ferro e fuoco la repubblica araba, laica e socialista retta da Bashar al Assad. Questo è successo dopo il discorso all'Onu, che ha visto contrapporsi due visioni opposte: quella americana, del "change regime" a tutti i costi (1), che non ha prodotto nulla se non critiche, accuse ed un nulla di fatto, e quella russa, che invece ha proposto una coalizione internazionale contro il terrorismo, la cessazione delle migrazioni, il recupero della sovranità siriana per Assad (conditio inconcepibile per Obama).
Putin, è andato avanti a fatti. Gradualmente ha isolato l'America, ha prima inviato mezzi militari, e ora si appresta ad affondare il suo colpo mortale ai terroristi medio - orientali. Si è accordato con Israele, colloquiando con Benjamin Netanyahu. E al Palazzo di Vetro, è stato accolto da una marea di applausi. In pratica, secondo alcuni analisti americani, il Presidente Russo ha collezionato le 48 ore più belle della sua vita, portando a casa un successo internazionale senza precedenti. Al di là del ritorno della Russia a rango di grande potenza (il tramonto americano è visibile sotto ogni aspetto), Putin, ha assestato quel processo di cambiamento geopolitico che Kissinger preannunciava come un male da combattere. Il nuovo ordine mondiale, già prima scricchiolante, quello voluto da Kissinger Soros e sodali ora è compromesso proprio dalla politica giocata dalla Russia. Le bombe russe stanno distruggendo in un colpo solo i terroristi (addestrati dalla CIA) e i miliziani dell'ISIS. Un bel colpo per gli Stati Uniti e i loro complici, come Quatar ed Arabia Saudita, che da anni finanziano questi "fantocci" per assaltare il colpo finale alla Siria laica e socialista. E arriviamo ai giorni odierni.
L'America è indignata per le bombe russe, e come giustificazione, v'è l'ipocrisia che stiano colpendo "gli obiettivi sbagliati", che si voglia "rimettere in piedi Assad". La Francia apre un'inchiesta giudiziaria sui presunti crimini del regime di Damasco, presentando la documentazione di un ex militare siriano. Persino l'Italia, per parola del Ministro Gentiloni, esprime la sua contrarietà. E non poteva mancare Papa Francesco, contrario ad ogni azione bellica contro la Siria (2). Insomma, come da copione, le bombe "democratiche" sono sempre gradite, per qualsiasi occasione. Sono andate bene per Iraq, Afganistan, Libia, per citare le più reenti. Le bombe russe sono invece scomode, perché: combattono il terrorismo, fermerebbero le migrazioni (con tanto di manualetto per il migrante firmato George Soros), bloccherebbero traffici di esseri umani e morti assurde. Impedirebbero alla Turchia di far partire barconi verso le isole greche, carichi di siriani disperati. Cancellerebbero "l'ondata" di disperati, veri e non che sono giunti a migliaia in Europa. Perché è giusto ricordare che sebbene molti abbiano dichiarato di esser siriani, il traffico di documenti falsi è stato gigantesco, e non tutti appartegono a quella nazionalità (3).
Nulla da eccepire quindi, ci sono bombe e bombe. L'Occidente potrebbe essere salvato da un intervento russo, paradosso della storia, o voglia di una civiltà di sprofondare verso il baratro? Le guerre non piacciono a nessuno, portano a sangue, tragedia e morti. L'ipocrisia occidentale sta invece nel dire che esistono guerre giuste e guerre sbagliate, con la presunzione di presenziare a quelle giuste. E invece, la Russia sta dalla parte giusta, checché Obama, quaedisti, militanti di Al - Nusra, Isis e sodali ne dicano.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
(1) http://www.opinione-pubblica.com/2015/09/28/putin-allonu-bacchetta-gli-usa-e-la-loro-ossessione-per-il-regime-change/
(2) http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Papa-Francesco-No-a-bombardamenti-in-Siria-immigrazione-muri-cadranno-b7950c44-681c-4388-bf6c-f3ddd7c2f1f4.html
(3) http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/09/07/news/profughi-tutti-vogliono-essere-siriani-la-rotta-e-il-traffico-di-passaporti-falsi-1.228134