(ASI) A gennaio 2016 in Bolivia si terrà il referendum costituzionale per permettere al presidente Evo Morales di candidarsi ad un terzo mandato per continuare il lavoro che sta facendo di Sucre uno dei pilastri dell’America indio latina.
Ad annunciare il referendum è stato il presidente del Senato boliviano Josè Alberto Gonzalez, che ha anche precisato che ora i giuristi e i costituzionalisti del paese stanno mettendo a punto la formula migliore per redigere il testo della consultazione. La proposta di modificare la costituzione non arriva dal presidente ma dai tanti movimenti popolari sorti in sostegno del primo mandatario boliviano. Se il referendum passasse e Morales, in carica dal 2006, fosse rieletto rimarrebbe al potere fino al 2025. Il presidente del Senato ha spiegato che la procedura legislativa prevede che la Commissione costituzionale congiunta elabori una relazione sul disegno di legge di riforma costituzionale parziale realizzato dalle organizzazioni sociali insieme all’Assemblea legislativa plurinazionale (Alp) e dal Movimento per il socialismo (Mas). Il progetto di riforma si compone di due articoli e mira a modificare l’articolo 168 della Costituzione che afferma che "la durata del mandato del presidente o del vice presidente dello stato è di cinque anni e può essere rieletto per massimo due volte di seguito”. Evo Morales è diventato presidente della Bolivia nel 2006 e nel 2010, dopo l'approvazione di una nuova costituzione, è diventato il primo presidente dello Stato Plurinazionale con opzione per un secondo e ultimo mandato, che ha avuto inizio nel gennaio di quest'anno e scadrà nel 2020.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia