(ASI) I Governi di Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti accolgono con favore la tornata negoziale del dialogo politico guidato dalle Nazioni Unite in corso a Skhirat, in Marocco, e ribadiscono il pieno sostegno al Rappresentante Speciale del Segretario Generale dell'ONU, Bernardino León.
Esortiamo con forza tutte le parti del dialogo a continuare a partecipare in maniera costruttiva ai colloqui in questa fase cruciale dei negoziati, al fine di raggiungere un accordo di portata generale. Ciò comprende il raggiungimento di un accordo definitivo su un pacchetto che comprenda la nomina dei candidati per il Governo di Concordia Nazionale prima del 20 settembre, che sia avallato dalle parti prima della fine di settembre, affinché questi possano insediarsi quanto prima (e comunque non oltre il 21 ottobre), secondo le aspettative di tutti i libici.
La comunità internazionale condanna fermamente ogni tipo di violenza e di intimidazione nei confronti di qualunque parte coinvolta nel processo di dialogo. Coloro i quali mirano a far deragliare il processo saranno ritenuti responsabili e dovranno rispondere delle proprie azioni.
Il tempo a disposizione della Libia per affrontare le proprie criticità umanitarie, economiche e di sicurezza, compresa la diffusione di gruppi affiliati all'ISIS e di organizzazioni criminali coinvolte nel traffico di esseri umani, sta scadendo. In considerazione delle prossime festività dell'Eid, riteniamo cruciale che tutte le parti nel processo approvino un accordo definitivo e gli esponenti del nuovo Governo di Concordia Nazionale prima della fine di settembre.
I Governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti riaffermano il proprio sostegno in favore di una Libia unita, sovrana e indipendente. La comunità internazionale è pronta a fornire una significativa assistenza umanitaria, economica e di sicurezza ad una Libia unita non appena il nuovo governo sarà stato formato. E' evidente che stiamo procedendo verso un processo di riconciliazione in Libia, e nessuna delle parti dovrebbe temere tale sviluppo.