(ASI) Domenica la Grecia con il referendum non si gioca soltanto l'appartenza alla UE e all'euro: in ballo c'è la questione della sua libertà di scegliere democraticamente futuro, istituzioni e il diritto alla sovranità monetaria, con la conseguente possibilità di stampare cartamoneta, invece di elemosinarla presso organismi internazionali finanziari dalla vocazione usuraria.
Il problema del fallimento (default) è un falso problema, data l'esiguità del potere economico della Grecia (il suo prodotto interno lordo è ampiamente inferiore a quello della regione Lombardia). Tutto questo polverone mediatico ha dunque un solo scopo: distogliere l'attenzione dal vero problema che è di natura geopolitica e geostrategica. Infatti, se l'Europa provocasse la definitiva rottura delle trattative, la Grecia non resterebbe un giorno di più nell'alleanza atlantica (NATO). Questo significa che gli USA ed i suoi alleati dovrebbero abbandonare le basi militari dislocate nel territorio ellenico con i loro missili puntanti contro la Russia ed i suoi alleati. E sarebbe un "pericoloso" precedente. Ecco la vera ragione del timore abilmente dissimulato dall' Unione Europea e dagli USA che agiscono su procura dei poteri mondialisti.
Niger SepTomBer - Agenzia Stampa Italia