Secondo gli analisti questa situazione danneggia ulteriormente il già traballante Governo del Primo Ministro Naoto Kan. Infatti Maehara, che aveva assunto l'incarico a settembre 2010 veniva considerato come uno dei migliori politici e, secondo alcune autorevoli indiscrezioni, lo davano non solo come futuro leader del Partito Democratico del Giappone, ma addirittura quale prossimo primo ministro.
Il fatto. Venerdì scorso, Maehara, Ministro degli esteri giapponesze ha ammesso la ricezione ¥ 50.000 (Yen giapponesi) in donazioni da un residente permanente della Corea del Sud del Giappone che vive a Kyoto. Ma secondo il Partito Liberal Democratico, che ha sollevato la questione durante un comitato Dieta Venerdì scorso, il totale delle donazioni ¥ 200.000 negli ultimi quattro anni. Maehara ha detto durante la conferenza stampa che il totale delle donazioni da parte della persona è venuto ad almeno 250.000 ¥ in cinque anni.
Secondo Maehara, il donatore possiede un ristorante coreano barbecue nel quartiere dove si è trasferito a mentre nella scuola media in Yamashina, Prefettura di Kyoto.
Nel corso di una conferenza stampa di domenica sera, Maehara si è scusato per aver causato sfiducia nella gestione di fondi per sovvenzionare i politici, ma ha anche tenuto a sottolineare che le donazioni, in nessun caso, hanno influenzato il lavoro da ministro degli Esteri.
Inoltre Marìehara ha dichiarato: "Le donazioni non hanno prodotto alcun effetto sulle mie funzioni di ministro degli esteri e non ho mai fatto nessun favore ai donatori nella mia carriera politica", "Ma indipendentemente dalla quantità di donazioni o il fatto che io non ero a conoscenza che gli elargitori fossero stranieri, devo seriamente accettare il fatto che il ministro degli esteri ha accettato donazioni da uno straniero."
La politica di controllo dei fondi stabilisce che è illegale per i politici accettare contributi da residenti non-giapponesi e società estere. Se riconosciuto colpevole, il politico potrebbe affrontare fino a tre anni di reclusione o una multa fino a ¥ 500.000, e vedere sospesi anche il suo diritto di voto.
Però, Maehara ha pure precisato che si è incontrato con Kan prima della conferenza stampa e il primo ministro giapponese gli ha chiesto di non dimettermi. Ma, alla fine, ha capito le mie motivazioni dopo che gli ho spiegato che il bilancio economico per il 2011 (era nel bel mezzo del suo iter per essere approvato n.d.r.) per cui, non doveva esserci un vuoto diplomatico a causa delle accuse mosse nei mie confronti. Inoltre con la riunione del gruppo degli otto, prevista per fine mese a Parigi, le dimissioni consentiranno alla diplomazia giapponese di presentarsi di fronte alla comunità internazionale con la consueta buona reputazione di cui godono.