(ASI) Abu Bakr al-Baghdadi, il cosiddetto "Califfo", il capo del famigerato ISIL (Stato islamico in Iraq e nel Levante, secondo fonti reputate provenienti da Edward Snowden, sarebbe in realtà un attore israeliano di nome Elliot Shimon.
Un agente che è stato reclutato dal Mossad ed addestrato in spionaggio e guerra psicologica contro la società arabe e islamiche.
Infatti, la sua vera identità risponderebbe al nome di Simon Elliot (Elliot Shimon) e non di Al-Baghdadi, nato da due genitori ebrei. Poi diventato un agente operativo dei servizi segreti israeliani. Inoltre, "Simon Elliott.", sedicente Califfo Abu Bakr al-Baghdadi , ha collaborato con i servizi segreti americani, britannici e Israele per creare un'organizzazione in grado di attrarre estremisti e terroristici da tutto il mondo. (Fonte: Radio ajyal.com)
Il piano del Mossad: infiltrarsi nel cuore dei militari e civili dei paesi che vengono percepiti come una minaccia per Israele per poi distruggerli successivamente. Un piano ben studiato che vede 3 fasi fondamentali. Fase 1: Finanziare, armare e raccogliere nel vicino Oriente un’armata eterogenea formata da tutti i peggiori gruppi islamici integralisti del mondo. L’obiettivo è seminare il caos nei Paesi confinanti con l'entità sionista. Fase 2: Creare il Califfato. Fase 3: minacciare Israele. Questo sarà il pretesto per poi giustificare l’intervento degli Usa e del regime sionista che, manu militari, spazzeranno via il pericolo dei fanatismo islamico. Lo faranno come i “liberatori” sanno fare agendo come sempre pure per il bene e la salvaguardia dell’Occidente.
Redazione Agenzia Stampa Italia