(ASI) Gaza, più di 700 feriti, 100 morti e gli ospedali stanno scoppiando di pazienti. Tanto che molti vengono curati per terra. Ciò a causa della mancanza di posti letto. Lo dichiara Foad Aodi, presidente Co-mai ed Amsi. C’è grande preoccupazione per una situazione che può scatenare una guerra mondiale.
Per questo motivo, Amsi e Co-mai auspicano che ci sia un cessate il fuoco, che vengano curati i feriti e ripreso il dialogo. L’unica soluzione è la via della Pace. Siamo di fronte ad una tragedia, dove è finita l'umanità e la diplomazia?
Il Medio Oriente sta vivendo un momento molto difficile con morti e feriti palestinesi. Un bilancio di morti e feriti a Gaza che sta aumentando di ora in ora. Noi leviamo alta la nostra voce oltre l’indifferenza e lo ribadiamo: chiediamo l'immediato cessate il fuoco e che vengano fermati gli attacchi aerei. Si deve far ripartire un'azione diplomatica vera e non fasulla e di facciata come quelle fino adesso proposte.
Questo è l’appello di Foad Aodi presidente dell’associazioni Co-mai ed Amsi. Un forte richiamo per sensibilizzare l’opinione pubblica , le Istituzioni e gli organismi internazionali ad intervenire per fermare il massacro dei palestinesi prima che sia troppo tardi e riportare la pace. Un invito ad intervenire prima che la tragedia diventi molto più grande di quella che è attualmente. Infine, coclude Aodi direttore del Giornale online la Svolta: "Noi esprimiamo solidarietà al popolo palestinese, ai bambini e alle donne e chiediamo di aiutare la popolazione di Gaza. Servono urgentemente aiuti umanitari e sanitari. A Gaza manca tutto: farmaci, medici, infermieri, strumenti chirurgici, mezzi di soccorso, latte e sangue. Una grave situazione che ci viene comunicata dai nostri colleghi di Gaza che lavorano in condizioni impossibili, spesso anche senza elettricità".
Redazione Agenzia Stampa Italia