(ASI) Nei sotterranei di Bucarest pulsa una città di disperati. Sono sempre più numerose le persone che vivono nelle fogne e nei cunicoli sotto la capitale della Romania.
Molti di loro sono ormai adulti, orfani finiti in quelle condizioni fin da bambini, dopo la caduta del dittatore Ceausescu. In un film documentario, Channel mostra nuove immagini e storie di disperati, tra droga, prostituzione e Aids. Con le autorità che stanno a guardare.
Le regole nei sotterranei di Bucarest le dettano i più forti. Ci sono bande che controllano tutto, dai posti per il bivacco notturno, al controllo della prostituzione, fino all'organizzazione di gruppi di disperati che lavorano in città come questuanti o topi d'appartamento.
A questo drammatico fenomeno sociale fatto di disperati si deve aggiungere che di questa gente emarginata lo stato non se ne fa carico e una povertà sempre più diffusa fra la popolazione. Se a ciò aggiungiamo i tagli allo Stato solidale e la privatizzazione selvaggia che vampirizza le risorse della nazione, il risultato socialmente negativo è un dato preoccupante. Sono gli effetti socialmente devastanti insorti con l'avvento della social-democrazia liberale nel Paese. Al contrario, questa drammtica situazione, fa rivalutare la politica sociale del dittatore Nicalae Ceausescu. In pratica c'era, sì, con il conducator Ceausescu meno libertà, ma, per converso la qualità della vita media era migliore. Il popolo aveva maggiore dignità e le classi meno abbienti avevano maggiori tutele sociali rispetto ad oggi. Per questi motivi crescono sempre più i nostalgici dell'era Nicolae Ceausescu, mentre diminuiscono le persone che considerano la liberazione dal dittatore rumeno un evento positivo per la Romania.
Niger September - Agenzia Stampa Italia