(ASI) Ogni giorno
cresce il malcontento popolare negli Stati Uniti a causa della crisi economica aggravata dagli illimitati finanziamenti delle guerre. Alcuni politologi sostengono che Washington si stia preparando ad introdurre misure di emergenza contro ogni eventuale sviluppo negativo della situazione interna.
Il 1° ottobre 2013 negli Usa si è entrati in un nuovo anno fiscale senza un bilancio dello Stato ancora approvato e con il più alto debito pubblico della storia del Paese. All’inizio del mese Il segretario alla difesa americano, Chuck Hagel, ha rilevato il dato inquietante che " molti sono contro le autorità e contro tutto ciò che accade". Inoltre, che gli statunitensi stanno perdendo completamente la fiducia nelle Istituzioni e nel potere. I motivi sono da ricercarsi nella serie interminabile di guerre, l’ultima delle quali in Afghanistan dura ormai da 12 anni, e nella più grave crisi finanziaria dai tempi della grande depressione .
Secondo l'analista politico Nikolai Malishevski , Washington si preparerebbe ad introdurre misure eccezionali per cercare di contenere i gravi effetti negativi. Deve far riflettere l'incendiario messaggio lanciato dal leader del Ku Klux Klan , Richard Preston, in cui si invitano gli americani ad unirsi in una guerra civile contro Barack Obama in ottobre, proprio nella ricorrenza del 150° anniversario della battaglia decisiva nella guerra civile degli Stati Uniti.
Che gli Usa stiano vivendo un periodo di crescente tensione nella società americana lo confermerebbe il fatto che unità navali statunitensi si stanno muovendo velocemente dall'Afghanistan per ritornare in patria.
Si tratta di soldati addestrati anche a combattere in ambienti urbani. Non sarà perché le autorità USA prevedono possibili situazioni di grave instabilità interna accompagnate da attività di guerriglia urbana? Il 30 settembre 2013 si sono conclusi i corsi speciali per soldati della Guardia Nazionale, anche questi probabilmente funzionali a reprimere rivolte e fronteggiare le emergenze.
Tutti questi preparativi sono la chiara dimostrazione che gli Stati Uniti si accingono ad affrontare probabili gravi problemi interni . L’analista politico Nikolai Malishevski conclude così: “ In queste situazioni c'è sempre la forte tentazione di distogliere (…) l'attenzione dell’opinione pubblica mondiale dagli Stati Uniti verso un altro obiettivo". La Siria, il Libano, la Somalia e la Repubblica Islamica dell’Iran sono avvisati.
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