Si affronteranno anche temi politici, nella considerazione che i Paesi del Golfo “hanno assunto un peso importante nella risoluzione dei conflitti” nell’area mediorientale e centroasiatica. Del tema sicurezza, ad esempio, si discuterà il 3 dicembre in Bahrein al “Manama Dialogue”, conferenza ministeriale organizzata dall'International Institute for Strategic Studies, a cui parteciperanno, oltre a Frattini, i Ministri degli Esteri di Stati Uniti, Regno Unito, Turchia e Iran Clinton, Hague, Davutoglu e Mottaki.
A Baghdad, il 5 dicembre, il Ministro Frattini porterà avanti la sua battaglia per la difesa dei diritti umani. Il Ministro - primo occidentale ad arrivare in Iraq dalla nascita del nuovo governo - vedrà il premier Maliki e il ministro degli esteri Zebari, per approfondire tra le altre cose i temi della libertà religiosa, con particolare riferimento alla situazione delle minoranze cristiane, e della pena di morte. Su questo punto Frattini “solleciterà un gesto di clemenza nei confronti dell’ex vicepremier Tarek Aziz, nel quadro della lotta universale contro la pena capitale”.
Anche l’Afghanistan sarà al centro della missione del Ministro. Martedì 30 novembre a Dubai si terrà una conferenza internazionale sugli investimenti in Afghanistan, con Frattini unico ministro degli esteri occidentale. La stabilizzazione del paese, infatti, “passa anche dallo sviluppo economico e quindi anche dal rilancio degli investimenti”. Sarà creato un gruppo di sostegno agli investimenti, che agirà in raccordo con le autorità afghane.
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