Tra pochi giorni infatti si terrà l’annuale summit bilaterale tra i due paesi che vedrà confrontarsi il presidente russo Vladimir Putin ed il primo ministro asiatico Manmohan Singh.
La cooperazione militare tra i due paesi è antica e consolidata anche perché la Russia è il primo partner, commerciale e non solo, dell’India.
Si calcola che tra il 1960 ed il 2000 l’unione sovietica prima ed i suoi eredi dopo abbiano fornito all'India equipaggiamenti militari per una cifra che si aggira sui 35 miliardi di dollari. Nel corso dai rapporti di compra-vendita si è arrivati a sviluppare una stretta collaborazione nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e commercializzazione di tecnologie militari avanzate, che includono anche missili, razzi, caccia e aerei da trasporto.
Questo summit però appare molto delicato visto che negli ultimi tempi l’India sta instaurando con gli Usa nuovi rapporti di natura militare, con Mosca che invece punta ad espandere la propria influenza nell’Asia del sud.
La Russia attualmente è impegnata nel progetto Dushanbe group of four che coinvolge anche Tajikistan, Afghanistan e Pakistan puntando forte sull’ambiguità dei rapporti tra Usa e Islamabad, anche se questo potrebbe comportare dei raffreddamenti nella collaborazione con Nuova Delhi, che ha già espresso il proprio disappunto
Per non surriscaldare gli animi Putin ha deciso di rimandare il viaggio già programmato in Pakistan e annunciato la volontà di non vendere armi ad Islambad anche se la visita dello scorso 10 ottobre a Mosca di Ashfaq Parvez kayani, capo di Stato maggiore dell’esercito pakistan, è letta da molti in chiave opposta.
L’India è in apprensione non solo per la riconciliazione tra il Pakistan e la Russia ma è preoccupata anche per il ritardo dei russi nella consegna di certi equipaggiamenti e tecnologie. Per esempio, la portaerei Ammiraglio Gorshkov (oggi ribattezzata INS Vikramaditya) non sarà pronta ad essere trasferita prima di altri 12 mesi, in notevole ritardo rispetto ai tempi concordati.
Mosca invece rimprovera all’India l’avvicinamento a Washington e l’acquisto di materiale bellico di fabbricazione israeliana e francese.
Per carità nessuna della due parti ha interesse ha rompere una alleanza pluridecennale anche se ambo le parti si stanno guardando interno con l’intento di rinnovare gli accordi ottenendo il massimo dalla controparte.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia