(ASI) La nuova Libia scivola nel caos. Nella città di Bengasi, dove da almeno ventiquattr'ore erano in atto disordini, è stato ucciso l'ambasciatore Usa in Libia Chris Stevens.
(ASI) La nuova Libia scivola nel caos. Nella città di Bengasi, dove da almeno ventiquattr'ore erano in atto disordini, è stato ucciso l'ambasciatore Usa in Libia Chris Stevens.
Le violenze, scatenate a causa di un film che oltraggia Maometto prodotto negli Stati Uniti, hanno causato anche il ferimento di cinque marines e la morte di almeno dieci funzionari di polizia libici. L'assalto alla sede diplomatica americana è avvenuto a colpi di armi automatiche, Rpg e mitragliatrici pesanti. Fonti del posto testimoniano che gli autori sarebbero i miliziani salafiti di Ansar al-Sharia, i "partigiani della legge islamica"; oltreoceano si è fatto esplicitamente il nome di al-Qaeda. L'autore della pellicola si è intanto nascosto in un luogo segreto. Segreto ai più, del resto, era il suo nome fino a questo episodio: Sam Bacile. Eppure, questo israeliano con doppia cittadinanza residente in California, agente immobiliare di professione, è misteriosamente riuscito a ottenere donazioni per cinque milioni di dollari al fine di produrre il film in questione, titolato "L'innocenza dei Musulmani". Malgrado lo scarsissimo sucesso ottenuto ad Hollywood, il film non è sparito dalla circolazione, anzi è stato doppiato in arabo da qualcuno di cui non si conosce attualmente l'identità ed è stato diffuso in Egitto, dove sono iniziate le prime proteste che ora, dopo aver infiammato la Libia, si stanno spostando anche in Tunisia. Molti misteri intorno a un nastro di celluloide che rischia di far da detonatore in una regione che non ha bisogno di ulteriori problemi.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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