(ASI) “L’ultimo voltafaccia del governo sul Superbonus non è solo inaccettabile, ma persino incostituzionale, in quanto tradisce la certezza dei rapporti economici tra Stato e cittadini, e tra cittadini e imprese, tutelato dal nostro ordinamento.
L’ipotesi di spalmare in più anni i crediti che dovevano essere subito esigibili condanna infatti a un inevitabile fallimento tutto coloro che si sono fidati di una legge del Parlamento, con ricadute gravissime in tutto il Paese. Tutto questo mentre non si lesinano investimenti per le armi da destinare a una guerra scellerata in Ucraina o si accetta un Patto di stabilità europeo che costa molto più di tutti gli impegni presi per una misura determinate per lo sviluppo e l’Ambiente com’è il Superbonus 110%. Il MoVimento Cinque Stelle si è sempre battuto per il rispetto degli impegni presi con i cittadini e le imprese, seppure profondamente modificati dai premier Draghi e Meloni. Purtroppo, chi diceva che era finita la pacchia, in realtà ha fatto finire i soldi e gli impegni con i cittadini. Personalmente mi batterò perché anche in Europa si intervenga a sostegno delle famiglie e delle imprese tradite con la sottrazione dei fondi per il Superbonus, denunciando uno spreco che arriva fino ai fondi del Pnrr, tutt’ora scarsamente utilizzati, o che in questi giorni abbiamo visto impegnati per aumentare persino lo stipendio del presidente del Cnel, Brunetta. Una porcheria, mentre migliaia di persone e imprese stanno finendo sul lastrico per la sola colpa di essersi fidati di chi ci governa”, così in una nota Gaetano Pedullà, giornalista e candidato circoscrizione Nord-Ovest alle elezioni europee per il Movimento 5 Stelle.