(ASI) Carissimo e amatissimo Papa Francesco, nostro fratello in Cristo e Nostra Santità, sono Massimo Maria Civale, un Povero Cavaliere di Cristo, faccio un appello a Lei che è il solo unico che può disporre di riaprire tutte le chiese del mondo, per la preghiera personale dei fedeli.
Noi chiediamo al Signore che ci liberi da questo male il prima possibile.
Santità, noi cattolici siamo degli osservanti scrupolosi delle disposizioni ministeriali del Governo Italiano su tutto il territorio nazionale. Come cattolici siamo tenuti ad applicare queste norme nelle parrocchie, ma le chiese possono essere aperte in osservanza delle misure igienico –sanitarie necessarie per il contenimento della pandemia.
Il decreto ministeriale non vieta assolutamente la chiusura delle Parrocchie ed è questo il motivo per cui siamo rattristati dalle disposizioni di chiusura adottate delle diocesi Italiane.
Noi, Poveri Cavalieri di Cristo cattolici, desideriamo combattere la buona battaglia della fede per ricevere l’Eucarestia, che è il centro della nostra vita spirituale.
La comunione spirituale che riceviamo con i mezzi di comunicazioni non ci basta più , abbiamo bisogno del Corpo vivo e vero di Gesù per la salvezza delle nostre anime.
A tale proposito Le chiediamo di invitare tutte le diocesi del mondo a riaprire le porte delle Chiese e a predisporre che ogni sacerdote preveda corridoi eucaristici in rispetto delle norme igienico sanitarie, affinché ciascun fedele che lo desideri possa ricevere il Pane della Vita.
Noi chiediamo umilmente questo dono da Voi Santità insieme a tutti i nostri fratelli cattolici del mondo e preghiamo lo Spirito Santo che la illumini e la protegga assieme a tutti i sacerdoti che hanno in cura le nostre anime. Noi le diciamo : Vi vogliamo bene e faremo di tutto per essere testimoni del Signore Risorto. Grazie, Papa Francesco….Grazie Santità
Non Nobis Domine Non Nobis Sed Nomini Tuo Da Gloriam
Fr. Massimo Maria Civale
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione