(ASI) Taranto - Il giorno 30 01 2015 il Tribunale fallimentare di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza di Ilva Spa nell'ambito della procedura di amministrazione straordinaria e ha nominato come giudice delegato Caterina
Macchi. Il passaggio, fa parte della procedura di amministrazione straordinaria cui è stata ammessa la società il 21 gennaio scorso, giorno in cui il commissario Piero Gnudi, aveva presentato l’istanza di accesso allo stesso tribunale. I giudici hanno poi fissato per il 29 giugno prossimo l'udienza nella quale verrà esaminato lo stato passivo della società commissariata, i debiti ammontano a circa 2.913.282.000,00 euro (2 miliardi e 913 milioni di euro).
Il ministero, ha nominato come commissari lo stesso Gnudi, affiancato da Corrado Carruba ed Enrico Laghi.
COSA CAMBIA ORA PER I DIPENDENTI
Inizia ora un periodo ricco di scenari nuovi e particolari che vedrà una serie di passaggi burocratici molto delicati e complicati.
In pratica il 20 gennaio si è tracciata una linea, tutto ciò che è precedente al 20 gennaio e che viene considerato “credito”, ferie, premi(PDR), TFR (il Tfr maturato dal giorno dell’assunzione e rimasto in azienda fino al 31-12- 2006) ecc.. viene congelato in attesa della decisione del giudice , i tempi possono anche non essere brevi, il TFR comunque è coperto dal fondo di garanzia Inps ( nel caso Alitalia, il TFR è stato pagato dal fondo di garanzia Inps dopo 30 mesi , mentre ferie e premi sono stati liquidati in percentuale e non per intero) i lavoratori godono dello status di creditori privilegiati e vengono soddisfatti prima degli altri creditori, tranne che per i crediti in Pre-deduzione.
Tra alcuni giorni, riceveremo due cedolini, il primo con le giornate che vanno dal 01 al 20 gennaio 2015 , il secondo con le giornate dal 21 al 31 gennaio 2015 e con la dicitura dell’amministrazione straordinaria, il pagamento dello stipendio dovrebbe avvenire, salvo complicazioni, tra il 12 e il 13 di Febbraio, ma la conferma ci sarà solo mercoledì.
Contestualmente o successivamente alle buste paga, Ilva dovrebbe recapitare i conteggi dei crediti avanzati da ogni dipendente fino al 20 gennaio 2015, cioè la quantificazione economica del Tfr delle ferie ed eventualmente del PDR ecc.., i lavoratori dovranno prima verificare l’esattezza e successivamente dovranno fare richiesta di “ammissione al passivo”, i nostri uffici legali sono a disposizione di tutti, gratuitamente.
Anche per questo mercoledì 11 Febbraio alle ore 10.30 è fissato un incontro tra vertici Ilva e OO.SS., in cui si chiariranno tra l’altro le procedure legali e i vari passaggi a cui tutti i dipendenti dovranno ottemperare.
ASSEMBLEE SU AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA E PER DECIDERE IL FUTURO, TUTTI INSIEME.
Ora come non mai, urge fare le assemblee di tutto lo stabilimento con tutte le OO.SS., per spiegare i delicati passaggi che ci aspettano e soprattutto decidere con tutti i lavoratori il dà farsi.
L’USB è disponibile, siamo certi che mai come in questo momento il sindacato deve essere unito a difendere gli interessi dei lavoratori e della città , che rischiano, con la propria salute e il proprio lavoro, di pagare per gli errori commessi da altri.
La situazione è complicata e rischia di precipitare nelle prossime settimane, questo è un appello anche rivolto alle altre segreterie sindacali, se l’unico interesse che ha il sindacato è la difesa dei diritti, abbiamo l’obbligo di ricercare una posizione unitaria che ci permetta di essere più forti.
Le dichiarazioni di Renzi “La UE non può impedirci di salvare i bambini di Taranto” , hanno subito trovato riscontro nella drammatica situazione degli autotrasportatori e dei lavoratori dell’appalto, il Premier pensa di salvare i bambini di Taranto “rendendo disoccupati i genitori” e facendo pagare a noi il conto salato degli errori dei Riva e dell’indecisione del Governo.
L’USB propone come primo passaggio lo STOP alla guerra del tesseramento, smettiamola di continuare a fare una guerra che in questo momento risulta stupida , inutile e dannosa.
Mettiamo da parte le nostre beghe, cerchiamo di fare fronte comune, lo vogliono i lavoratori e dobbiamo volerlo pure noi.
“POCHE MANI, NON SORVEGLIATE DA CONTROLLO, TESSONO LA TELA DELLA VITA COLLETTIVA, E LA MASSA IGNORA, PERCHÉ NON SE NE PREOCCUPA.” “ANTONIO GRAMSCI”
Per una volta almeno cerchiamo di non ignorare e preoccupiamoci di trovare le giuste contromisure.